In questo momento i Distributori del GAS, ovvero coloro che sono responsabili della lettura, installazione e manutenzione dei contatori stanno effettuando un massivo cambio di contatori del GAS che ci farà passare dal classico “a rotellina” (meccanico) ai più evoluti sistemi cosiddetti “teleletti”.
Mentre il mercato dell’energia elettrica in Italia vede una concentrazione del sistema, per quanto riguarda il gas c’è invece una parcellizzazione notevole che lo rende preda di una miriade di attori.
La società Italgas Reti oggi è il principale operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale, nonché il terzo in Europa, per numero di punti di riconsegna serviti; nel corso dell’ultimo anno sono stati distribuiti circa 8 miliardi di metri cubi di gas a 7,4 milioni di utenze.
Italgas, nell’ambito del proprio piano di miglioramento tecnologico, sta attuando un programma massivo di installazione dei cosiddetti “contatori “intelligenti” – o smart meters – in sostituzione di quelli attualmente esistenti, in ottemperanza alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) n. 631/2013/R/gas del 27 dicembre 2013.
I nuovi misuratori, così come per quelli dell’energia, tecnologicamente avanzati, saranno in grado di consentire una maggiore precisione della trasmissione dei dati alle società di vendita, oltre a fornire un dettaglio sempre più puntuale dei consumi a famiglie e imprese.
Ma sappiamo che nella realtà dei fatti non è così.
Ricordiamo al consumatore che non è obbligato a far sostituire il contatore del gas come invece scritto nella lettera che viene recapitata a casa, infatti, come ci spiega Luigi Gabriele, responsabile Affari Istituzionali e regolatori di CODICI, “In capo all’utente non c’è alcun obbligo di sostituzione del contatore”. “È il distributore che è obbligato a garantire che i contatori funzionino e ogni 15 anni “dovrebbe” fare un controllo metrico su ogni apparecchio per verificare che risponda alle condizioni metrico legali”.
Ma questi controlli hanno un costo elevato per i distributori che quindi preferiscono sostituire direttamente i contatori, ricevendo poi una cospicua remunerazione, prevista dalla stessa delibera dell’Autorità. Il contatore costerà al consumatore all’incirca 150€.
Solo Italgas incasserà 3 miliardi e mezzo di euro da questa operazione.
L’unico obbligo che ha il consumatore è quello di accertarsi che il proprio contatore funzioni correttamente dopo 15 anni di vita.
Ne deriva che, se il nostro apparecchio ha più di 15 anni, non siamo nelle condizioni di rifiutare l’operazione di sostituzione, mentre se abbiamo un contatore più giovane possiamo evitarla.
Il piano di installazione ha diverse scadenze a seconda del contatore e della dimensione del distributore.
Ad esempio al 30 giugno 2017, secondo lo stato di avanzamento del piano di sostituzione dei contatori domestici pubblicato sul sito di Italgas Reti, risultano installati il 27%, pari a 1.680.000 contatori elettronici domestici e l’obiettivo al 31 dicembre 2018 è del 52% a fronte di un obiettivo minimo del 50% fissato dall’Autorità.
Il contatore del gas funziona esattamente al contrario rispetto a quello dell’energia elettrica perché, per questioni di sicurezza, viene alimentato con una batteria in quanto deve essere indipendente dall’energia e, attraverso una Sim come quelle del telefonino, trasferisce i dati alle centrali di lettura come se fossero degli SMS.
A pagare, come sempre, è il consumatore: nonostante l’operazione di sostituzione venga pubblicizzata come gratuita, in realtà è l’utente a sostenerne i costi negli oneri di distribuzione in bolletta. Dall’altro lato il contatore resta di proprietà del distributore e quando abbiamo qualche problema nel suo funzionamento dobbiamo comunque chiamare lui e non un tecnico qualsiasi.
Inoltre l’operazione di sostituzione sta avvenendo in tutta fretta e spesso i dati dei vecchi contatori non vengono presi in maniera corretta e vengono trasmessi in modo strampalato ai venditori. L’utente poi ha solo 15 giorni di tempo all’atto della rimozione del vecchio contatore per chiederne lo stato di misura e una verifica metrologica. Il rischio è quello di peggiorare la propria situazione, altro che aumentare la consapevolezza, trovandosi con un super conguaglio in bolletta.
Secondo l’ultima rilevazione dell’Aeegsi, in Italia il 50% delle fatture è ancora basato su consumi stimati e da anni le associazioni dei consumatori denunciano che milioni di contatori non vengono letti almeno una volta all’anno, come previsto dalle delibere dell’Autorità.
Ed è anche per questo che i distributori si stanno affrettando a sostituire i contatori per cercare di riallinearsi con le letture, senza fare grossi sforzi. Contestualmente a questa operazione si licenziano i letturisti. Solo a Roma Italgas ha annunciato un piano di licenziamento di circa 200 persone.
Quindi ecco perché Codici non ha aderito al Protocollo di intesa con Italgas: perché non crediamo che ci sarà magicamente la fine delle letture stimate e dei maxiconguagli, perché il distributore pur essendo remunerato in bolletta attraverso gli oneri di sistema non adempie ai propri obblighi, perché i problemi che abbiamo già vissuto con il contatore dell’energia verranno ricalcati con il gas, ed anzi inizieranno solo ora.
Tra l’altro ci pare un po’ tardi per venire considerati e coinvolti in modo strumentale solo ora, forse per apporre il sigillo delle Associazioni dei consumatori proprio adesso che inizia la sostituzione massiva dei contatori.
Italgas avrebbe sempre dovuto preoccuparsi di coinvolgerci, anche perché sono anni che affermiamo che il problema di detenere in modo esclusivo il dato di misura per il distributore gli conferisce un potere immenso e da questo deriva la madre di tutti i problemi, ovvero i maxiconguagli e le stime.
E’ stato sempre iniquo retribuire automaticamente in bolletta un’operazione che non veniva svolta e che nemmeno in futuro lo sarà, dato che anche il nuovo smart meter sarà teleletto e quindi non vedremo nessuno affacciarsi all’uscio di casa.
Infine, qualche altro consiglio per il consumatore: a prescindere dal fatto che sia richiesto o meno, è bene che l’intestatario della fornitura o un delegato sia presente al momento della sostituzione.
Nella lettera, che vi perverrà o vi è già pervenuta, è specificato che chi interverrà sarà riconoscibile per mezzo di un tesserino.
Comunque il consumatore, nel dubbio, non faccia mai vedere i dati della propria bolletta.
Non vi è, inoltre, alcun costo aggiuntivo per installare il nuovo contatore a carico dell’utente.
Alla fine dell’installazione, l’utente firmerà un verbale di intervento dove è indicato il consumo di gas riportato sul vecchio contatore, cosa molto importante per evitare di trovarsi successivamente con maxi conguagli in bolletta.
Codici consiglia al consumatore di farlo a prescindere, sempre rilevare il dato in modo da avere un riscontro, oramai con lo smartphone è cosa semplice fare la foto del display del contatore.
Al consumatore verrà rilasciato solamente un libretto di istruzioni sulle funzioni del nuovo contatore, ma nessun’altra attestazione di sostituzione.
Codici resta a disposizione di tutti i consumatori al numero 06.5571996 o al link http://www.codici.org/gas.html
Dott.ssa Carla Pillitu,
Ufficio Stampa CODICI
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