Il 13 luglio prossimo alle ore 9:00, presso l’Auletta dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati di Via di Campo Marzio n. 78, si terrà il Convegno “Salvare Energia salverà la società” promosso da OIC (Osservatorio Imprese e Consumatori), al quale prenderà parte anche Codici
Il Convegno affronterà diversi temi tra cui quello sul prezzo dell’energia al consumatore a noi molto caro, date le numerose segnalazioni che ci pervengono sulle bollette e le perplessità che il consumatore esprime sul costo di alcune delle voci che compongono la tariffa, e che non gli sono chiare.
Dalla torta e dalle voci qui sotto riportate (fonte: Autorità per l’energia) possiamo vedere come l’ammontare della spesa per l’energia sia di 7,89cent, sommando la commercializzazione al dettaglio si arriva a 9,55cent.
Però poi in bolletta ci sono tutta una serie di voci che nulla hanno a che vedere con la commodity, quali ad esempio, all’interno della voce “oneri generali di sistema” dove sono comprese anche le seguenti voci per cui tutti paghiamo: A2 (oneri nucleari), A3 (incentivi alle fonti rinnovabili), A4 (agevolazioni per il settore ferroviario), A5 (ricerca di sistema), Ae (agevolazioni alle industrie energivore), As(oneri per il bonus elettrico), UC4 (imprese elettriche minori), UC7 (promozione dell’efficienza energetica), MCT (enti locali che ospitano impianti nucleari).
Alla voce imposte sono comprese le voci relative all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata, i clienti domestici con potenza fino a 3 kW, quella generalmente impegnata dalla maggior parte delle famiglie, godono di aliquote agevolate per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica. L’IVA si applica sull’importo totale della bolletta. Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per le utenze non domestiche è pari al 22%.
Questa è la composizione percentuale della spesa per la fornitura di energia elettrica dell’utente tipo domestico in maggior tutela – III trimestre 2017
Energia elettrica – Nel dettaglio, dal 1° luglio 2017, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 19,723 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso:
Spesa per la materia energia: 7,89 centesimi di euro (39,99% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia; 1,66 centesimi di euro (8,41%) per la commercializzazione al dettaglio.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 3,95 centesimi di euro (20,05%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.
Spesa per oneri di sistema: 3,62 centesimi di euro (18,37%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
Imposte: 2,60 centesimi di euro (13,18%) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise.
Quindi è palese che sia un’emergenza trovare una soluzione alternativa alla fatturazione dell’energia in Italia.
Codici in merito propone di affiancare ai due tipi di utenza già esistenti, ovvero quella domestica e non domestica, un terzo tipo di “utenza libera” ovviamente regolata, ma dove l’unica voce di costo a gravare sul consumatore, sia la componente materia prima. Ciò si potrebbe fare attraverso l’utilizzo della tecnologia blockchain che eliminerebbe gli intermediari e quindi i costi ad essi afferenti che fanno lievitare le bollette dei consumatori italiani. Questa “utenza libera” oltre che per gli usi domestici e non, si può utilizzare per dei servizi ulteriori a quelli di accendere la luce e la lavatrice, come ad esempio la mobilità alternativa o l’hi-tech.
Quindi questa “tariffa innovativa” andrebbe ad affiancarsi a quella domestica e non domestica già esistente pagando solamente la materia prima. Per quanto riguarda l’utenza domestica, finchè esisteranno i distributori e non si utilizzerà la tecnologia blockchain, saremo certamente obbligati a pagare.
Ovviamente all’interno di questa nostra proposta, può rientrare qualsiasi forma di produzione. La “TI”(Tariffa Innovativa) attraverso la tecnologia blockchain potrebbe funzionare su sistemi di distribuzione chiusi e successivamente, grazie allo sviluppo della computeristica quantistica, potrà essere utilizzata anche su reti aperte; inoltre le intelligenze artificiali permetteranno di eliminare problemi legati all’equilibrio della rete e quindi al dispacciamento.
Tra l’altro, questa proposta permetterebbe di eliminare anche le forme di raggiro che possono essere perpetrate, come successo in passato.
Queste vorremmo che fossero le linee guida del prossimo collegio dell’Autorità per l’energia, il quale deve essere trasparente ed indipendente e rivolto alla tutela dei consumatori e delle imprese.
Per ogni altra informazione e per iscriversi è sufficiente cliccare su https://13072017.eventbrite.it
Dott.ssa Carla Pillitu,
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