Mercoledì 2 febbraio è stato finalmente approvato in Senato il disegno di legge che ha inserito nel codice penale il reato di omicidio stradale e ha modificato quello di lesioni stradali. In seguito a questa novità, alcune associazioni dei consumatori hanno protestato e chiesto che venga modificato anche il diritto di rivalsa della compagnia assicurativa. Abbiamo chiesto agli esperti del comparatore online SuperMoney che cos’è e perché vogliono che venga modificato.
Il reato di omicidio stradale e di lesioni stradali
“Il nuovo disegno di legge”, secondo Antonio Borgonovo, AD di SuperMoney “va a coprire un vuoto legislativo abbastanza grave ed era in programma già da tempo. Molte famiglie di vittime della strada chiedevano un provvedimento del genere poiché giuridicamente non si sentivano tutelate”. A testimonianza dell’importanza e della gravità della materia, il provvedimento è stato soggetto di un lungo iter legislativo e di molte modifiche e il governo ha dovuto chiedere la fiducia per finalmente approvarlo.
D’ora in poi, se si guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di droghe oppure semplicemente a velocità smodata o senza rispettare il codice stradale, e si provoca la morte di qualcuno, le pene possono andare dai 2 ai 12 anni di reclusione, a secondo della situazione e del tasso alcolemico.
Invece, in caso di lesioni gravi o gravissime dovute a un incidente stradale, le pene vanno dai 6 mesi ai 5 anni di reclusione. Anche in questo caso, la pena dipende dalla situazione: guida spericolata, velocità smodata, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
Sia in caso di omicidio stradale o di lesioni stradali, la guida in mancanza di un patente valida oppure l’omissione di soccorso e la fuga possono aggravare la pena prevista dalla legge anche di tre volte.
Che cos’è il diritto di rivalsa assicurativa e cosa c’entra?
Il nuovo disegno di legge, come si è potuto notare, è molto severo in caso di guida in stato di ebbrezza o di influenza di droghe e applica pene più o meno gravi a seconda del tasso alcolemico o se a provocare l’incidente è un conducente di professione mentre è di servizio. Ecco perché alcune associazioni dei consumatori sono intervenute lodando i principi morali che hanno spinto e influenzato la legge. Ad esempio, l’associazione Konsumer Italia sostiene che se “l’inasprimento delle pene per chi coscientemente usa un veicolo sapendo che potrà causare un incidente è questione di civiltà, lo è altrettanto il monito che arriva a tutti su un uso della strada che sia fatto con responsabilità ed il massimo rispetto verso tutti gli altri utenti“.
Ma le stesse associazoni chiedono di applicare gli stessi principi anche al mondo dell’assicurazione auto e di cambiare determinate questioni che riguardano la rivalsa assicurativa. Innanzitutto, spieghiamo che cos’è. In caso di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, la compagnia assicurativa è tenuta a rispettare la polizza RCA e risarcire gli eventuali danni fatti dal guidatore, ma dopo può applicare la rivalsa assicurativa e richiedere indietro tutta la somma all’assicurato. Secondo Borgonovo: “Questa pratica era stata inserita proprio per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, in modo che chi venisse colto in questa pratica pagasse i danni anche con il proprio patrimonio personale e non solo con la responsabilità penale”.
I problemi iniziano quando alcuno compagnie assicurative hanno inserito una possibilità nelle proprie polizze chiamata rinuncia alla rivalsa. Sostanzialmente, accettando di pagare un premio assicurativo più alto di quello che sarebbe normalmente, si può fare in modo che la compagnia assicurativa non applichi il diritto di rivalsa e quindi non richieda indietro all’assicurato il risarcimento dei danni. Secondo Konsumer Italia, infatti, “è immorale garantire questi incoscienti dietro il pagamento di pochi euro per salvarne il patrimonio e a questo punto influendo, anzi, aggirando un reato“.