Chi strumentalizza cosa? Ci saranno sanzioni per gli aderenti alla Class Action? Cosa c’entrano i lavoratori assunti? Non si cerchi di confondere od intimorire i cittadini!
Riaprono i termini per aderire all’azione collettiva: non costa nulla, non sarà possibile per il Comune imporre sanzioni, basta una fotocopia del documento e del codice fiscale, può presentarla l’intestatario della bolletta, e si può aderire fino al 12 aprile 2013.
Civitavecchia: L’atteggiamento supponente (usato come participio passato del verbo supporre ovviamente, “colui che suppone”, e non come sinonimo di “arrogante”) dell’Amministrazione Comunale porta a volte a dichiarazioni ovvie quali “L’Amministrazione fa presente ai cittadini che partecipano a forme collettive di causa in sede civile (class action) che l’adesione a simili iniziative non consente di dilazionare o rimandare (e men che meno eludere) i pagamenti dovuti.” ed a lanciare accuse scomposte quali quelle ad MDC di strumentalizzare la vicenda e di aver sonnecchiato “mentre venivano assunti in modo del tutto clientelare oltre 200 lavoratori e si creava così il disavanzo 2011 che per legge ha reso obbligatoria Tia straordinaria”.
Ora che finalmente abbiamo letto per intero le dichiarazioni dell’Amministrazione (un tempo ci pervenivano i comunicati stampa, come da noi richiesto, ora non più, chissà perché) replichiamo puntualmente, pregando gli organi di Stampa di dare massima diffusione alle informazioni contenute in questa comunicazione.
Per quanto riguarda il discorso della class-action che non interrompe i termini lo sappiamo e lo confermiamo. La class-action, essendo stato uno strumento fortemente voluto dalle Associazioni di Consumatori, forse la conosciamo bene.
Ma qui inizia la “supponenza”. L’Amministrazione ha supposto che la nostra azione si limiti solo al deposito di una class-action … chi lo ha detto?
Sono infatti per ora ben 4, class action inclusa, le tipologie di intervento che stiamo mettendo contemporaneamente in campo, e ben 11 (al momento) i destinatari della nostra azione, perfino di livello nazionale.
Le azioni analizzano un arco temporale che spazia dal 2002 ai giorni nostri, ed una delle 4 tipologie inibisce, a norma di legge, la possibilità dell’amministrazione di emettere sanzioni fino all’esito della stessa.
Non tema l’Amministrazione: sappiamo come tutelare i cittadini e non si preoccupi: spieghiamo bene a tutti quelli che aderiscono cosa stanno facendo.
L’Amministrazione è partita all’attacco senza chiederci nulla, supponendo di trovarsi di fronte ad un “nemico” e non già ad un Ente che ha il diritto di essere coinvolto in queste decisioni, ed il dovere di tutelare i consumatori.
Questo è quello che succede quando si vuole sostituire al previsto dialogo istituzionale la “rissa” a mezzo stampa. Se la controparte, come nel caso della nostra Associazione, non si “mette paura” è un problema, e quello che viene sempre più a mancare è la possibilità di istituire nuovamente un dialogo.
Se avesse accettato fin dall’inizio il dialogo con noi l’Amministrazione non sarebbe stata costretta a supporre, ed a supporre male.
Parliamo ora del “sonnecchiamento” dell’Associazione: su quello che facevamo nel 2011 abbiamo già risposto (eravamo impegnati ad impedire la vendita del 60% dei servizi pubblici locali) ma visto che il Sindaco ce lo chiede per la seconda volta ci spinge a ribaltare la domanda: cosa facevano gli Esponenti del suo partito presenti in Consiglio Comunale per impedire quelle assunzioni? Dovevamo riuscire noi Consumatori dove il secondo partito dell’epoca non è riuscito?
Comunque, signor Sindaco, ci faccia capire una cosa: ma se nella Relazione tecnica si dice che la TIA è dovuta alle bollette non riscosse dal 2002 ad oggi, e si dichiara di voler “respingere con forza ogni vergognoso tentativo di voler contrapporre, anche strumentalmente, le ragioni e gli interessi dei cittadini in genere con quelli di un gruppo di lavoratori”, perché continua a dire che per colpa delle 200 assunzioni ora bisogna pagare la TIA Straordinaria?
Ricordiamo poi al Sindaco che noi siamo un’associazione di consumatori, non un partito politico.
Cerchiamo, per la terza volta, di spiegare la differenza con un esempio: ovviamente le associazioni ambientaliste, a cui va il nostro sostegno, intervengono sulla vicenda dell’ AIA e dell’Inquinamento proveniente dalla Centrale e noi, pur essendo partner di LEGAMBIENTE, restiamo in disparte. E’ un problema che tocca i cittadini, ma non nella loro veste di consumatori. Viceversa gli Ambientalisti non intervengono sulla T.I.A., pur riguardando la tematica dei rifiuti ed avendo conseguenze ambientali. Questo è rispetto dei ruoli. I partiti politici, invece, proponendosi di gestire la “cosa pubblica” nella sua interezza, devono, per forza di cose, intervenire su ogni aspetto.
Se non siamo riusciti nemmeno con un esempio a spiegare al nostro Sindaco la differenza fra un partito ed un’associazione APOLITICA ED APARTITICA di tutela dei consumatori vuol proprio dire che non ci riusciremo mai, e quindi è inutile continuare a perdere tempo: forse è voglia di non capire.
Rispondiamo agli Auguri ritardatari di Buona Pasqua e di “buon riposo” dell’Amministrazione, informandoli, purtroppo, che abbiamo riposato molto poco: anche la vigilia di Pasqua cittadini erano davanti allo sportello di via Buonarroti 138 per aderire alle azioni ed un cittadino ci ha chiamato addirittura il giorno di Pasqua.
Proprio per questo, essendo tanti i cittadini che ancora ci chiedono di aderire, riapriamo la possibilità di aderire all’azione fino al giorno 12 aprile e, pur essendo la nostra un’attività basata sul mero volontariato, cercheremo di garantire l’apertura dello Sportello dal Lunedi al Venerdì, dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore 19:30.
Ovviamente il deposito formale dell’azione viene spostato al 15 aprile, ma ci chiediamo: visto che nelle tante pagine che compongono l’azione le uniche cose che vengono contestate a questa Amministrazione, al momento, sono l’imposizione di questa TIA Straordinaria e la mancata attivazione dei tavoli con le associazioni di consumatori, perché non provare a risolvere a Civitavecchia i problemi di Civitavecchia. Nuovamente il Sindaco ha il tempo di fermare questa azione sospendendo la riscossione ed aprendo al dialogo: lo farà?
Chiudiamo con un’amara considerazione: mentre il Sindaco perde tempo nel vano tentativo di delegittimare la nostra Associazione (siamo legittimati da Leggi dello Stato) la tensione sociale cresce e molti di coloro che hanno aderito alla nostra azione lo hanno fatto, ne siamo coscienti, non per mera fiducia nei nostri confronti, ma perché i soldi per pagare la TIA Straordinaria proprio non ci sono.
I cittadini non voglio un’Amministrazione impegnata a cercare di tappare “in qualche modo” i mille buchi che ci sono, ma che parli chiaramente e spieghi non dove si vorrebbe arrivare ma dove, realisticamente, si potrà arrivare.
Che i cittadini siano in grado di pagare questa TIA Straordinaria non è realisticamente possibile, ed anche il “possibile” aggiunto a penna nella Delibera prima della frase “mantenimento del carattere pubblicistico dei Servizi Pubblici Locali” parla abbastanza chiaro … ricorda molto il “restituiremo la TIA Straordinaria quando sarà possibile” … ma, in entrambe i casi, sarà veramente possibile?