Lesioni gravissime, che consistono in perdita di 30 centimetri di intestino tenue mesenteriale, sindrome aderenziale addominale pelvica con indebolimento permanente dell’intestino tenue ed incapacità di attendere alle normali occupazioni per un totale di 690 giorni.
Nello specifico un chirurgo è accusato di avere lasciato una garza laparotomica o una sua parte in sede addominale nel corso dell’intervento, determinando l’insorgere di textiloma, rimosso solo con un successivo intervento chirurgico. Altrettanto grave l’omissione di diagnosi di textiloma, che ha impedito alla cliente di sottoporsi ad immediato intervento chirurgico evacuativo, determinando così l’aggravarsi delle sue condizioni.
Purtroppo è da oltre tre anni che non si costituisce un collegio ed oggi c’è un’altissima probabilità che il caso venga prescritto prima che si possa appurare alcunché, con un evidente danno delle vittime e delle parti in causa.
Nel corso degli anni la causa è stata rinviata diverse volti per le ragioni più svariate quali ad esempio sostituzioni dei Giudici Titolari e carichi di ruolo. Addirittura, da ultimo, la causa è stata chiamata ad un orario differente da quello stabilito alla precedente udienza.
Per questo l’Associazione CODICI ha deciso di rivolgersi direttamente al CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) chiedendo di emettere ogni opportuno adempimento affinché la causa venga assegnata ad un Giudice Titolare che dia seguito agli incombenti di udienza.
Nella speranza che i continui rinvii di cui sopra siano figli del caso e non di una volontà ben precisa, continuiamo a lavorare perché venga fatta giustizia e non si abbandoni alla prescrizione un episodio che ci sembra rientri senza ombra di dubbio nella sfera della malasanità. Un fenomeno che riteniamo inaccettabile e che continueremo a combattere con tutte le nostre forze.
Per questo continuiamo ad invitare tutti i cittadini che siano stati vittime della malasanità in Italia a contattare il nostro sportello legale: potete farlo attraverso il numero di telefono 065571996, tramite la mail segreteria.sportello@codici.org, oppure cliccando semplicemente sul seguente link http://www.codici.org/indignamoci.htm.
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