Tra i più significativi, sicuramente il diritto di recedere da un acquisto online finalmente riconosciuto agli utenti, che saranno maggiormente tutelati anche in caso di reclamo contro le tre multinazionali di cui sopra: come comunicato da Bruxelles d’ora in poi i reclami potranno essere depositati in Europa (anziché in California) e le piattaforme si assumeranno le loro responsabilità verso i consumatori dell’Unione, analogamente ai prestatori di servizi offline.
Secondo quanto riportato da Wired, l’azienda che ha fatto più passi in direzione delle regole a tutela del consumatore della UE è proprio Facebook, che in precedenza le applicava meno. Da questo punto di vista ad esempio il Social Network di Mark Zuckerberg d’ora in poi sarà tenuto ad indicare se un determinato contenuto è sponsorizzato oppure no.
Come evidenziato da Vĕra Jourová, commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere le reti di social media “Sono usate come piattaforme pubblicitarie e commerciali”, quindi come tali devono “osservare pienamente le norme a tutela dei consumatori”.
Una piccola vittoria all’interno di una battaglia che però, sempre secondo Bruxelles, è ancora ben lontana dall’essere vinta: “Facebook e, più significativamente, Twitter hanno rimediato solo in parte a importanti aspetti riguardanti le loro responsabilità e il modo in cui gli utenti sono informati della possibilità di rimuovere i contenuti o recedere dal contratto”.
Un aspetto su cui la Commissione chiede di intervenire ancora è la procedura di “notifica e azione” per segnalare contenuti illeciti e per richiederne la rimozione, considerata ancora insufficiente. Da questo punto di vista, sempre stando a quanto riportato da Wired, Google+ ha accettato l’istituzione di un nuovo protocollo ad hoc, mentre Facebook e Twitter si sono limitare ad aprire un indirizzo di posta elettronica messo a disposizione delle autorità.
Le modifiche di cui sopra entreranno in azione entro il mese di marzo (sono già operative su Facebook dallo scorso 31 gennaio). Il prossimo fronte di trattativa, come già anticipato, dovrebbe riguardare la gestione dei contenuti illeciti online. La nota di Bruxelles a tal proposito è chiarissima: “La Commissione si aspetta che le piattaforme online individuino e rimuovano rapidamente e proattivamente i contenuti illeciti e ne prevengano la ricomparsa”. La speranza, per noi di CODICI, è che il futuro dei consumatori su internet sia sempre più sicuro e controllato.
Fonte: CODICI: Novità da Facebook, Twitter e Google+: più diritti per il consumatore
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