Oggi riportiamo la testimonianza di una consumatrice esasperata: Maria, che negli ultimi mesi si è mossa suo malgrado da un operatore all’altro, riscontrando esattamente gli stessi disservizi. La sua “odissea” inizia dopo ben 17 anni di fedeltà clientelare verso un operatore mobile. Anni durante i quali, purtroppo, si erano già verificati alcuni disguidi: “In un periodo mi sono resa conto che il mio credito veniva scalato appena ricaricato della cifra tonda di 2,50 euro”.
Dopo settimane di richieste, il servizio clienti si trovava “costretto” a confessare che era attiva l’offerta “Premium”. Ma le sorprese per Maria, certa di non avere accettato alcunché e di non avere ricevuto alcuna comunicazione a riguardo, non erano finite: “In seguito infatti avrei scoperto che la stessa identica offerta, con lo stesso identico costo, era stata attivata anche sulle utenze di mia madre e del mio fidanzato, senza che nessuno di questi ricordasse di averla richiesta e/o accettata”.
Per questo e per altri motivi Maria successivamente ha scelto di passare ad altro operatore, salvo però ritrovarsi nello stesso pantano da cui sperava di essere fuggita: “Appena 48 ore dopo l’attivazione della nuova scheda ho iniziato a ricevere strani sms provenienti da un numero +44, proveniente quindi dall’Inghilterra”. Sms particolarmente costosi che portano il suo credito ad azzerarsi rapidamente.
Ancora una volta Maria si è trovata davanti ad un’assistenza clienti incapace di aiutarla (o forse non particolarmente interessata a farlo): è stata rimbalzata per giorni dall’assistenza telefonica, non ha avuto risposte negli store fisici, non ha avuto modo di consultare l’app digitale (non agibile nel periodo del suo problema). Soprattutto non ha MAI avuto modo di osservare il suo credito ed il suo traffico nel dettaglio, per farsi un’idea concreta di cosa stesse succedendo: “Non ho mai capito dove siano finiti i soldi, ho solo visto il mio credito svuotato”.
Una situazione tanto scorretta quanto frustrante, che ha portato la consumatrice a cambiare nuovamente operatore, tornando a quello precedente, il quale avendo notato che era passata ad altro operatore ha prontamente invitato Maria a tornare con un’offerta molto conveniente. Una scelta paradossale, che ci sbatte in faccia una realtà ogni giorno più difficile da accettare: in Italia esiste un oligopolio davvero ristretto se si parla di telefonia, con Tim, Vodafone e Wind/Tre che si spartiscono il mercato. Un consumatore che abbia problemi non può fare altro che girare come una trottola e finire per accettare nuovi compromessi con le stesse ditte che lo hanno già deluso.
Ma è davvero possibile accettare che gli operatori rinneghino totalmente ogni responsabilità quando si parla di servizi svuota credito? E, soprattutto, è possibile accettare di non avere accesso semplice ed immediato al proprio profilo telefonico, in modo da avere tutte le informazioni necessarie a prendere le decisioni che riteniamo più corrette? Noi di CODICI non vogliamo e non possiamo accettare questa situazione ed è per questo che portiamo avanti la nostra campagna “Ricaricati con Codici”, per aiutare tutti i consumatori che ritengono di avere subìto un comportamento scorretto da parte di un operatore telefonico ad ottenere un giusto rimborso.
Se pensi ti siano stati scalati soldi indebitamente invia una mail a segreteria.sportello@codici.org, chiamaci allo 06.55301808 o inviaci una segnalazione dal link http://www.codici.org/telefonia.html.
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