Il padre, immediatamente, si reca all’Ospedale di Cirè di Torino dove, in seguito ad una radiografia, i medici comunicano che la situazione è gravissima e la bambina deve essere trasportata con la massima urgenza all’ospedale Regina Margherita.
Ma il problema sorge nel momento in cui il medico di turno comunica che non è presente nessuna ambulanza disponibile e il padre è costretto, da solo e in preda al panico, a trasportare la bambina che peggiora sempre più, con la propria auto verso l’altro ospedale.
La situazione è gravissima: il padre durante il tragitto è costretto a fermare ben tre volte la macchina per rianimare la figlia che aveva perso i sensi e non rispondeva più alle sollecitazioni. Per fortuna giunge in tempo all’ospedale Regina Margherita e viene messa fuori pericolo.
Ma la gravità di quello che è avvenuto è ingiustificabile. Da quello che si apprende dagli organi di stampa, l’ambulanza dichiarata indisponibile in realtà c’era, ma il medico ha comunque dimesso la bambina, affidandola al padre per il trasporto e mettendo a rischio la sua giovane vita.
Cosa sarebbe successo se, durante il trasporto, il padre non fosse riuscito a rianimare la piccola? Chi sarebbe stato responsabile di questa gravissima, evitabile e ingiustificata perdita?
Codici chiede che la Procura della Repubblica di Torino accerti e valuti se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti e che si proceda, in caso affermativo, affinchè tutti i responsabili siano puniti.
I casi di malasanità che vengono segnalati all’Associazione Codici sono sempre più numerosi, così come le vittime coinvolte e mentre la giustizia sembra essere una chimera, i colpevoli continuano ad operare impuniti.
Codici invita tutti i consumatori a segnalare eventuali casi di malasanità, affinché tutti possano essere tutelati.
Inviateci i vostri casi ai seguenti link: http://www.codici.org/sanita.html o http://www.codici.org/indignamoci.html.
Fonte: CODICI:
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