E’ successo in Arabia Saudita.
Il nome dell’androide in questione è Sophia ed è stato creato dalla Hanson Robotics, una delle più note imprese di robotica.
Sophia è uno degli androidi più simili all’uomo: è in grado di simulare 62 espressioni facciali differenti, ha due microcamere installate negli occhi che le permettono di instaurare un contatto visivo con l’interlocutore e di comprenderne lo stato d’animo tramite l’analisi delle sue espressioni facciali, ma cosa più importante è in grado di imparare, di ricordare e di improvvisare conversazioni.
Ecco il video del suo discorso di ringraziamento al Future Investment Initiative:
Inutile dire quanto questo evento abbia scatenato polemiche: da chi denunciava l’assurdità di concedere la cittadinanza ad un robot a chi sottolineava che la cittadinanaza sia stata concessa ad un robot prima delle centinaia di migliaia di lavoratori migranti che spesso lavorano in Arabia Saudita per pochi soldi e senza alcun diritto
C’è stato anche chi ha fatto notare che il robot Sophia sembra possedere maggiori diritti rispetto alle donne arabe “umane”.
Di tutta risposta, la concessione della cittadinanza a Sophia è stata definita un evento simbolico, che dovrebbe segnare l’inizio di una nuova era, rivolta verso il futuro.
Fonte: CODICI: Concessa la cittadinanza ad un androide intelligente
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