A Roma lo spreco d’acqua parte dalla scuola
Codici: una piccola perdita si trasforma in un danno enorme
Nel contesto critico in cui ci troviamo in tutta Italia e anche nella Capitale, in cui l’ondata di caldo sta determinando una crisi idrica, aggravata dal fatto che il lago di Bracciano sia sceso ad un livello preoccupante, concordiamo con il Sindaco sul fatto di chiudere eventualmente le fontane pubbliche come ipotesi per far fronte al problema.
Ma crediamo che un comportamento responsabile e virtuoso in tema di sprechi debba partire anche dalla scuola e dalla pubblica amministrazione.
Invece da tre settimane, in una scuola dell’infanzia ed elementare di competenza del II° Municipio, in zona piazza Bologna, il bagno è inagibile a causa di una lieve perdita di un rubinetto che poteva essere riparata immediatamente con una spesa irrisoria, è stata trascurata determinando la situazione attuale, ovvero una grave perdita d’acqua con allagamento.
Invece che chiamare un idraulico, è stata tamponata con delle garze e così è rimasta per tre settimane.
Quindi grazie all’inerzia del II° Municipio, responsabile della manutenzione di questo immobile, il bagno è inagibile, c’è stata una perdita d’acqua con annesso spreco di 20.000 litri (calcolo del dipartimento servizi idrici di Codici) e si rende necessario ristrutturare il solaio del piano sottostante con un importo tra opere murarie ed elettriche di almeno 5.000€.
Altre conseguenza: i bambini relegati al caldo in classe senza poter nemmeno andare nella biblioteca recentemente ristrutturata, a causa delle infiltrazioni nel parquet e negli arredi, senza considerare il patrimonio di libri. La palestra è chiusa per i motivi suddetti e i bambini sono costretti a soffrire il caldo in classe, perché l’impianto elettrico è sotto dimensionato e non permette l’accensione delle ventole, altrimenti si stacca il contatore.
Pertanto come sempre avviene in Italia, ecco che una situazione perfettamente gestibile alla quale si poteva porre rimedio agevolmente con un budget ridotto ed in poco tempo, è diventata onerosa economicamente e problematica dal punto di vista della manutenzione.
“Codici ha fatto un accesso agli atti perché vogliamo capire se c’è un danno erariale visto che una semplice perdita di poche decine di euro si è trasformata in un danno di migliaia di euro a causa della inottemperanza di qualche funzionario pubblico. Afferma Luigi Gabriele – Responsabile Affari Istituzionali di Codici – “vogliamo sapere se c’è stata una qualche omissione e se l’agibilità dell’Istituto presenta altri problemi ben più gravi oltre a quest’ultimo”.
Dott.ssa Carla Pillitu,
Ufficio Stampa CODICI
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