Sono diversi i motivi che concorrono alla scelta della migliore banca online per il tuo conto corrente: si confrontano le offerte per trovare la più vantaggiosa, si cerca quella con la filiale più comoda e si cerca di capire quale sia la più solida per non avere brutte sorprese. Proprio a questo proposito, visti i recenti crolli in borsa, fallimenti di banche italiane e entrata in vigore del bail-in finanziario, l’Università Bocconi di Milano ha stilato una classifica delle banche italiane sulla base della loro solidità.

Alla ricerca delle banche italiane più solide

L’indagine ha coinvolto 20 gruppi bancari tra i più importanti e ha cercato di valutare la loro stabilità incrociando i dati con i pareri dei consumatori sulle medesime banche, cercando di capire non solo quali non falliranno ma anche quali continueranno ad essere apprezzate dagli italiani. Nonostante le premesse non fossero delle migliori, i risultati della ricerca sono stati abbastanza positivi e hanno confermato che il sistema bancario italiano è tutto sommato in buona salute.

I parametri della ricerca

Gli studiosi dell’Università Bocconi hanno individuato dei parametri sui quali basare la loro classifica delle banche più solide e apprezzate del mercato italiano. Questi indici si dividono in:

  • Tre indici relativi all’aspetto patrimoniale;
  • Un indice basato sulla reddittività sul totale attivo;
  • L’ISC dell banche, ovvero l’Indicatore Sintetico di Costo Annuo che dà un prezzo di riferimento sul conto corrente: uno per il servizio allo sportello e uno per canali diversi come l’online;
  • l’andamento in borsa del 2015.

La classifica delle banche italiane più solide

Ed ecco i risultati. Attenzione, però, il punteggio sul quale si basa non è un indice scientifico: piuttosto, un parametro di buon senso. Altra avvertenza: l’Isc non contiene tutte le voci di costo di una banca, ma è l’unico metro per un confronto omogeneo sulla convenienza. Possono trovarsi istituti con costi bassi, non riflessi in questo indicatore di costo. Inoltre i tre coefficienti patrimoniali non esauriscono i rischi che una banca sopporta.

In ogni caso, le prime tre posizioni sono occupate da Intesa San Paolo, UBI Banca e Banco Popolare seguite da Credem, Popolare di Milano e Monte dei Paschi di Siena. In coda alla classifica Carige e UniCredit. Ma vediamo un po’, per evitare allarmismi, quali sono i parametri oggettivi per fare i confronti.

L’ISC personale va cercato sul proprio estratto conto o chiesto alla banca, oppure ne viene fornito uno di massima dalla Banca d’Italia e dall’ABI. Gli indici patrimoniali vanno invece scovati: i due importanti sono il Cet1 ratio e il Total Capital Ratio, perché mettono in relazione il patrimonio della banca con gli impegni (i prestiti) che la banca ha assunto. Secondo la Bce, il minimo del Cet1 è il 7-8% e del Total capital ratio il 10,5%. Ma variano spesso e bisogna cercarli nei bilanci.

Di admin

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