I prestiti per le vacanze sono la soluzione ideale per tutti coloro che desiderano fare una vacanza ma non possiedono la liquidità necessaria. Nonostante la crisi e il costante aumento della pressione fiscale, continua a crescere il numero degli gli italiani disposti a richiedere dei prestiti per le vacanze per concedersi così un periodo di meritato riposo. La recuperata vivacità del mercato creditizio e l’aumento dei prestiti concessi alle imprese e alle famiglie italiane dimostrano quindi una maggiore fiducia dei risparmiatori verso il mercato e verso le soluzioni proposte.

I dati diffusi dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana, confermano una crescita dei finanziamenti già nel primo trimestre dell’anno, con valori pari al +8.1% rispetto ai valori dello scorso anno. Un segnale incoraggiante che lascia sperare in una progressiva e duratura ripresa del mercato, nonostante l’evidente prudenza manifestata dai risparmiatori sempre più orientati a soluzioni di finanziamento dalla durata e dagli importi decisamente più contenuti.

Prestiti per le vacanze: ecco come ottenerli

I prestiti per le vacanze sembrano infatti corrispondere a pieno alle soluzioni preferite dagli italiani nel corso di questi ultimi mesi. Il loro importo generalmente non superiore ai 5-10 mila euro, la durata compresa tra i 12 e i 60 mesi e i tassi fissi applicati, rendono queste soluzioni particolarmente appetibili per molti italiani. A tutto questo si sommano anche le scarse garanzie richieste, che in genere prevedono la presenza di una fonte di reddito e una certa stabilità creditizia da parte del richiedente.

Una volta scelta la banca o la finanziaria, basta semplicemente presentare la documentazione. Un documento di identità, il codice fiscale e l’ultima busta paga per i lavoratori dipendenti, il cedolino della pensione o il modello per i lavoratori autonomi e liberi professionisti saranno quindi sufficienti. Trattandosi di importi contenuti anche i tempi di erogazione sono abbastanza rapidi e la somma verrà erogata tramite bonifico bancario o assegno circolare.

Per capire quali saranno i costi che andranno a determinare l’importo finale della rata, sarà utile valutare con attenzione alcune voci indicate nel contratto, come: il tasso di interesse praticato, il TAEG ovvero il tasso annuo effettivo globale, l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG e il costo delle eventuali garanzie e coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.

Per fare ulteriore chiarezza ricordiamo che il TAEG è un indicatore utile per determinare il costo globale del prestito e comprende tutti i costi relativi alle spese previste nella fase di apertura e di pagamento del prestito richiesto. Diverso è invece il TAN, tasso annuale nominale, che rappresenta il tasso vero e proprio applicato sul finanziamento, il cui importo è distribuito su ogni rata in scadenza.

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