auto_family_smallMaglia nera per gli automobilisti italiani in materia di sicurezza stradale. Una recente indagine ha rivelato lo scarso utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori tra gli automobilisti. Non è il primo caso in cui gli italiani si dimostrano poco propensi al rispetto delle norme di sicurezza del codice stradale, basti pensare ad esempio ai frequenti casi di vetture scoperte prive di copertura assicurativa. In questi casi le motivazioni più ricorrenti sono la difficoltà di sostenere i costi o, nei casi peggiori, scoprirsi vittima di qualche truffa o raggiro. A tal proposito potrebbe essere particolarmente utile leggere “Assicurazione auto: come tutelarsi dalle compagnie fantasma?”, un interessante approfondimento pubblicato sul sito del comparatore SuperMoney.

Sicurezza stradale: partiamo dalle cinture di sicurezza

La sicurezza stradale e l’analisi dei comportamenti degli automobilisti europei sono da sempre oggetto di analisi privilegiato da parte del ETSC , European Transport Safety Council, un’organizzazione non-profit indipendente con sede a Bruxelles. Lo scopo principale del suo lavoro è ridurre il numero di morti e feriti sulle strade europee attraverso interventi mirati.  Dall’analisi di molteplici casi di morte registrati nel 2012, è emerso che ben 8.600 vite sono state salvate dalle cinture di sicurezza mentre oltre 1.900 sono i casi di morte attribuiti al mancato uso di questo semplice dispositivo.

La situazione in Europa

L’importanza delle cinture di sicurezza e la necessità di promuoverne l’uso sono stati proprio di recente i temi di un sondaggio condotto dalla Ford, la nota casa automobilistica. L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 7.100 automobilisti appartenenti a diverse nazioni europee, quali: Italia, Francia, Germania, Spagna, Belgio e Romania. Lo scopo era sondare l’uso delle cinture di sicurezza posteriori.

Uno degli aspetti più sorprendenti emersi dallo studio è la maggiore sensibilità dei giovani automobilisti verso il tema della sicurezza, infatti solo 1 su 5 dichiara di non allacciare le cinture di sicurezza. Molto più indisciplinati sarebbero invece gli over 40, la maggior parte dichiara di non allacciarle quando si trova a bordo dei sedili posteriori di un mezzo e di non insistere neanche per farle allacciare agli altri passeggeri.

In merito alla situazione delle singole nazioni europee coinvolte nel sondaggio, la maglia nera spetta senza dubbio alla Romania, dove l’84% degli intervistati dichiara di non utilizzare le cinture posteriori. Seguono questo trend negativo anche gli automobilisti italiani (56%) e quelli spagnoli (39%). Sempre in Romania, inoltre, solo il 39% degli automobilisti non chiede agli altri passeggeri di allacciare le cinture, un malcostume diffuso anche in Italia con il 53% dei casi e in Belgio con l’85%. Decisamente più attenti nell’utilizzare le cinture sono i tedeschi, il 97% degli intervistati afferma di usarle e di pretendere che anche quelle posteriori vengano allacciate.

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