“Buongiorno, ha saputo che la Telecom diventerà spagnola? Quanto paga ora? 35 euro al mese? Dalla prossima bolletta ne pagherà minimo 70!”.
Cominciano così molte telefonate che sono giunte nei giorni scorsi ai soci dello Sportello Consumatori on-line, e questa frase, se ottiene l’attenzione desiderata, viene sempre seguita dalla proposta di approfittare delle vantaggiose offerte di un altro operatore.
Ovviamente un’operazione finanziaria internazionale, che coinvolge anche le Istituzioni italiane ai massimi livelli, non può essere brutalmente semplificata in questo modo, tant’è che ad oggi nessuno può prevedere quali ripercussioni sui costi di bolletta potrà avere questa acquisizione, ma una cosa sola è sicura:
Non ci sarà nessun aumento della bolletta a così breve periodo, e non è detto che aumenterà perché la Telecom “diventa spagnola”.
Oramai l’ingegnosità di questi poveri disperati venditori, che spesso vengono pagati “un tot a contratto”, supera il livello del ridicolo per diventare giorno dopo giorno più preoccupante.
Un consiglio quindi ai consumatori: se decidete di cambiare gestore fatelo informandovi voi in prima persona presso i call center dei gestori e confrontando le varie offerte. Nessuno suonerà mai alla vostra porta o, addirittura, vi telefonerà solo per proporvi l’affare del secolo.
Non accettate mai di sottoscrivere un contratto a venditori porta a porta o di effettuare registrazioni vocali: Se la proposta fatta vi piace liquidate chi vi ha contattato con gentilezza, ringraziandolo per l’informazione, e poi contattate voi stessi il call center dell’Azienda per informarvi ed eventualmente aderire.
Se più cittadini adottassero questo atteggiamento molte grandi aziende smetterebbero di esternalizzare il servizio commerciale, ma soprattutto molti piccoli call center smetterebbero di sfruttare il bisogno di lavorare dei ragazzi per fargli svolgere questo tipo di attività spingendoli, certo non apertamente, ma indubbiamente strutturalmente, ad inventare storielle per spuntare quel contratto in più