Civitavecchia, Tolfa e Santa Marinella a rischio di nuove ordinanze di non potabilità.

MDC Civitavecchia: “Non si facciamo facili allarmismi, ma si risolva una volta per tutte il problema.

MDC porterà nuovamente la vicenda al Garante Regionale”

 

Come avevamo denunciato fin dal novembre dello scorso anno l’acqua nel comprensorio di Civitavecchia era potabile “per deroga regionale”.

Cosa voleva dire? L’Italia chiedeva, anno per anno, deroghe alle normative europee sui livelli tollerati di arsenico nell’acqua potabile e l’Unione Europea concedeva, per determinati territori, l’elevazione fino a 50 microgrammi/litro, valore ben 5 volte superiore al consentito, ma solo nell’attesa che questi territori si attivassero per trovare la soluzione al problema.

Come ogni anno l’Italia si è presentata all’Europa chiedendo l’ormai purtroppo usuale “deroga”, ma stavolta (e finalmente) l’Europa ha detto NO!

Ma la UE non si è fermata qui: ha richiesto infatti l’emissione di ordinanze che vietino la potabilità in questi territori.

128 comuni in Italia quindi sono a rischio di vedersi chiudere i rubinetti, e di questi ben 91 sono nel Lazio.

Nell’elenco di questi 91 compaiono, purtroppo, i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella e Tolfa, con un totale dichiarato di 48.200 cittadini interessati nel comprensorio.

Cosa succede ora? E’ presto per dirlo!

Fonti giornalistiche parlano di contatti frenetici in corso tra il ministero della Salute e gli assessorati all’Ambiente delle Regioni interessate, e sembra sia stato chiesto un pronunciamento all’Istituto superiore di sanità per stabilire le linee guida cui dovranno attenersi le autorità mentre la Regione avrebbe preparato una specie di vademecum che presto dovrebbe essere distribuito presso scuole, uffici pubblici, ospedali, aziende.

Siamo ovviamente contenti che l’Europa abbia finalmente posto la parola fine ad un rischio per la salute che si trascinava da anni, ma non vorremmo che i comuni interessati si limitassero ad emettere ordinanze di non potabilità che, inevitabilmente, finirebbero per gravare sulle tasche dei cittadini, costretti a spendere per acquistare l’acqua da bere.

Sulla vicenda della frequente non potabilità dell’acqua e dei costi per la collettività eravamo già intervenuti interessando il Garante del Servizio Idrico Integrato e denunciando specificatamente la situazione del Comune di Civitavecchia.

Il Garante ci aveva risposto chiedendo all’amministrazione comunale una relazione sullo stato del servizio idrico e sui provvedimenti intrapresi, ma nessuna risposta ci risulta sia stata data in merito.

Ricordiamo che il Movimento Difesa del Cittadino, al pari delle altre principali associazioni di consumatori, è presente presso il Garante Regionale attraverso la Consulta degli utenti e consumatori.

Nei prossimi giorni, quindi, torneremo ad interessare tale autorità, augurandoci che stavolta il Comune di Civitavecchia risponda ai quesiti pendenti.

Ci attiveremo nei prossimi giorni chiedendo incontri con i Sindaci dei Comuni interessati e seguiremo, senza clamore inutile, come nostra prassi, la vicenda, informando i cittadini di quanto verremo a conoscenza.

Inviamo tutti a non cadere in facili allarmismi.

L’acqua che uscirà dai nostri rubinetti oggi è uguale a quella che è uscita ieri.
Il provvedimento dell’UE è una buona notizia per i nostri cittadini: preannuncia probabili disagi, ma impone che l’acqua che beviamo sia finalmente sicura per tutti. E difficilmente l’Unione Europea potrà essere ignorata.
Scarica la Decisione della Commissione Europea

Di admin

Un pensiero su “Stop della UE alla presenza di arsenico nelle acque potabili.”
  1. conosco il lazio ,l'italia le realta' nascoste che tutti evitano fino a che non emerge il problema,il fattaccio ,la vergogna .quel che e' stato fatto e' fatto,ma e' quello che e' da fare che si faccia prima che sia troppo tardi.la difesa del malato e' un diritto,la prevenzione e' un dovre e obbligo.giulia

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