Singolare botta e risposta a distanza tra Comune ed Associazioni di Consumatori, e la Democrazia resta sempre l’unica sconfitta.
Continua con successo l’adesione alla Class Action lanciata dalla nostra associazione, ed invitiamo chi ancora non lo ha fatto di venire a firmare in via Buonarroti 138.
I Cittadini non sono un “bancomat” per risanare i disastri della politica.
Civitavecchia: Leggiamo, sempre sulla Stampa, che l’Assessore Venanzi avrebbe dato mandato agli uffici di creare un “fondo speciale a carattere rotativo nel bilancio comunale che sarà alimentato con i proventi del recupero dell’evasione: un salvadanaio dove mettere da parte le somme che saranno restituite a chi ha pagato regolarmente la TIA straordinaria”.
Perfetto! Chiederemmo QUANDO è stata dato questo mandato, perché lo sappiamo solo ora, e se sono state stabilite delle priorità nella molto eventuale restituzione, ma forse disturberemmo un’Amministrazione troppo impegnata a seguire gli equilibri del partitismo per ascoltare il grido che viene dalla gente che questa tassa non può materialmente pagarla.
Ci perdonerà l’Assessore se, pur non dubitando della persona, dubitiamo sulla capacità del Comune di restituire, ma se ci sbagliamo e sono così certi del recupero delle somme, lanciamo subito una proposta che risolve ogni problema: i cittadini non pagano, ed il Comune non restituisce, e così i conti tornano subito.
Molto più semplice e lineare, o forse non è così sicura la restituzione?
Ma noi vogliamo credere nelle Istituzioni e ci aspettiamo, quindi, che prima del deposito della Class Action (che avverrà subito dopo Pasqua), ci pervenga un invito a visionare ed estrarre una copia (al fine di renderli pubblici) di tutti i documenti contabili e di previsione relativi a questa iniziativa del fondo speciale.
I Cittadini, infatti, ci chiedono di sapere, prima di pagare, una data in cui si inizierà la restituzione dei soldi e secondo quale ordine: l’Assessore può rispondere?
Il dubbio delle persone è lecito: se la TIA straordinaria si è resa necessaria perché alcuni cittadini non avevano pagato e non era più possibile recuperare l’evasione, com’é possibile che il fondo per la restituzione sia alimentato proprio dal recupero dell’evasione. Cogliamo solo noi il controsenso?
Oppure è un tentativo di “girare” sui cittadini un problema del Comune? Non è forse come dire: “intanto pagate e poi se recuperiamo qualcosa vi restituiamo un’elemosina?”
Perché non alimentare questo fondo, ad esempio, con l’IMU che dovrà essere riscossa? Così si darebbe un minimo di certezza ai Consumatori sul fatto che realmente rivedranno il loro denaro.
La nostra azione è appena iniziata (ed in poche ore sono decine le famiglie che hanno aderito) ma, stranamente, abbiamo già ottenuto un risultato: un per ora Assessore (dopo il “rimpasto” chissà) si é “precipitato” a spiegare ai cittadini come sarebbe intenzione dell’amministrazione restituire il denaro.
I conti non ci tornano, ed a noi sembra più un prestito a fondo perduto quello che si chiede alla cittadinanza, ma sicuramente il Sindaco non avrà problemi ad istituire il tavolo istituzionale di confronto per spiegarci tutto per bene … o forse non si sa come spiegare?
Perché si ha paura di attivare uno strumento di confronto democratico? Qualcuno ha una risposta?
Sul numero di persone che hanno pagato non discutiamo: molte persone sono nate e cresciute in un epoca in cui lo Stato non chiedeva ai cittadini di pagare due volte per coprire chi non aveva pagato, e si sono fidate.
Purtroppo i cittadini non avevano ancora ben compreso che a Civitavecchia viene premiato chi non paga e, più per “paura” che per convinzione, complice anche l’ “errata scadenza della bolletta”, sono corsi a pagare.
Ebbene: ora gli stessi cittadini che hanno pagato vengono da noi e ci chiedono come fare per ottenere un rimborso.
Lo si ammetta chiaramente: il Comune, nella fretta di “far cassa”, ha “pescato a strascico” fra i contribuenti, e molti sono “caduti nella rete”, ma ci chiediamo: è qualcosa di cui il Comune può vantarsi?
Si può un Comune vantare del fatto di aver inviato bollette, addirittura, intestate a persone decedute?
Sindaco, ci dividono ora poche centinaia di metri, ma Lei li ha fatti diventare anni luce, solo perché, per una Sua scelta illogica ed illecita, non vuole dialogare istituzionalmente con i Consumatori.
Sindaco, vuole spiegare ai cittadini perché loro non possono avere un tavolo di confronto? Può spiegare ai cittadini perché gli Enti che nascono per tutelarli non devono, secondo Lei, essere ascoltati?
I Cittadini non vogliono pagare una tassa per alimentare delle Municipalizzate dal destino incerto, non vogliono togliere risorse alle proprie famiglie per garantire solo un mese di stipendio ai lavoratori di HCS, vogliono certezze sulla restituzione … la campagna elettorale è finita da tempo, ed è finito il tempo dei proclami. Ora si parli di fatti e certezze.
Ecco la nostra proposta: Come si è sospeso il dibattito sulle municipalizzate perché i politici dovevano fare la campagna elettorale, ora si sospenda la riscossione e si istituisca il tavolo istituzionale perché i cittadini vogliono capire!
O dovremo prendere atto del fatto che, per il nostro Sindaco, la politica viene prima ed é al di sopra dei Cittadini?
Chiudiamo rammentando l’invito ai cittadini a venire in Via Buonarroti 138 per dare la loro adesione a questa che è, prima di tutto, un battaglia a tutela della Democrazia. E più siamo a combatterla, più sarà chiaro che i cittadini non sono un Bancomat da usare per risanare i disastri della politica.