di Lucia Izzo – Un video “fake” pubblicato da un esponente politico ha l’effetto di incitare all’odio e far piovere una valanga di insulti e minacce sul Museo Egizio di Torino. Una condotta che, secondo il giudice, travalica i confini del diritto di critica (verità, continenza, interesse pubblico) e ben può ritenersi configurare un illecito aquiliano tale da determinare il risarcimento dei danni. È questo, in breve, il contenuto della sentenza n. 1375/2020 (sotto allegata) con cui il Tribunale di Torino, nella persona della giudice dr.ssa Valeria di Donato, si è occupato di una vicenda risalente al gennaio 2018 con protagonista un esponente politico leghista. Video fake su FacebookDiritto di critica e verità dei fattiFake news: false informazioni che attivano “la macchina del fango”Incitam…