Siamo stati costretti ad interessare la Procura di Civitavecchia depositando un esposto presso la Compagnia di Civitavecchia della Legione Carabinieri “Lazio” , dopo che l’Amministrazione comunale è rimasta inerte sia ai solleciti che alla diffida del 30 gennaio delle scriventi Associazioni, non revocando in autotutela le disposizioni di affidamento dei contratti dei servizi pubblici a Csp, né convocando i rappresentanti di Codacons e Codici, al fine di avviare un percorso che potesse limitare gli effetti di determinazioni prese dal Consiglio Comunale in violazione di norma imperativa.
Le Associazioni dei Consumatori sono state messe al corrente solo il 26 gennaio 2018 dell’affidamento dei servizi pubblici a Csp in spregio della Legge 244/2007 e dei Consumatori, datato 30 agosto 2017, e dunque fuori dei termini massimi sia per il ricorso al Tar che al Presidente della Repubblica.
In questo modo, ai Consumatori, non è stato concesso di poter intervenire su molte questioni che regolano servizi pubblici essenziali quali l’igiene urbana, la manutenzione del verde, i trasporti locali, la segnaletica stradale, la gestione dei parcheggi, i servizi cimiteriali, i servizi farmaceutici pubblici e il servizio idrico.
Servizi il cui buon funzionamento è fondamentale per la Città.
Infatti, la Legge 244/2007, ritiene fondamentale il contributo dei rappresentanti dei Consumatori, imponendo al Comune la loro partecipazione tramite intese per la redazione delle “Carte per l’Utente” e delle “Carte della qualità dei servizi”, al fine di influire sugli standard di qualità e quantità delle prestazioni erogate, le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclami, quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie, e le conseguenti di ristoro dell’utenza, in caso di inottemperanza. Basti pensare, ad esempio, alla raccolta dei rifiuti, che attualmente in moltissime zone non si effettua la domenica, nelle feste, o in concomitanza di ponti e ferie ferragostane, quando la città risulta sommersa dai rifiuti conferiti e non prelevati: ebbene questa situazione sarebbe potuta cambiare se fosse stato permesso ai Consumatori, come di legge, di partecipare alla redazione di nuove intese in sede di affidamento dei servizi a Csp.
Per tutte queste ragioni, chiediamo all’Autorità Giudiziaria di individuare gli eventuali abusi od omissioni commessi ai danni dei cittadini di Civitavecchia, mentre, contestualmente, interveniamo presso Anac e Antitrust, anche richiedendo una verifica sull’intero processo di affidamento.