di Valeria Zeppilli – Il decreto “Cura Italia” n. 18/2020 ha previsto diverse indennità a sostegno della popolazione per far fronte all’emergenza economica da coronavirus. Bonus riconosciuti ai professionisti, ai co.co.co, agli autonomi, alle partite Iva, agli stagionali e da ultimo agli “ordinisti”. Tuttavia, il decreto prevede l’assoluta incompatibilità delle indennità per chi percepisce il reddito di cittadinanza. Il paradosso è chiaro: un autonomo che, per esempio, per via delle entrate ridotte risulta beneficiario di una minima parte del reddito si ritrova con l’attività chiusa, senza guadagni e senza possibilità di percepire alcuna indennità, dovendo sopravvivere, quindi, soltanto con i pochi spiccioli riconosciuti come reddito di cittadinanza.
Da qui l’esigenza di “ripensare” l’…