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La distinzione tra reati propri e impropri è particolarmente rilevante, perché, mentre i primi si configurano solo se il soggetto agente assume una particolare qualifica, i secondi possono essere integrati da chiunque.
Ad esempio, al fine di tutelare il buon andamento e l’imparzialità degli uffici pubblici, alcuni comportamenti assumono rilevanza penale solo ed esclusivamente se commessi da un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio, mentre non costituiscono reato se commessi da un cittadino “comune”. Pensiamo, a tale proposito, ai comportamenti puniti dagli articoli 314 e seguenti del codice civile, come il peculato, la concussione o la m…