Il CRIF è una società che gestisce il Sistema d’Informazioni Creditizie e che verifica diverse informazioni relative ai richiedenti prestiti… 
Purtroppo sono tantissimi i cittadini che hanno bisogno, almeno una volta nella vita, di ricorrere ad un prestito. Forse però non tutti sanno che, nel momento in cui si richiede un finanziamento, si viene inseriti in una particolare banca dati che raccoglie informazioni provenienti dalle banche e/o dalle aziende che erogano prestiti. Stiamo parlando del CRIF (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria), ovvero di una società privata che gestisce il Sistema d’Informazioni Creditizie (SIC).
Un raccoglitore d’informazioni che ad esempio serve a verificare diversi dati relativi al richiedente prestito: su tutte il suo grado di affidabilità e solvibilità, anche sulla base di eventuali situazioni presenti o pregresse di cattivo pagamento. In caso di ritardi nei rimborsi del finanziamento, la segnalazione al SIC del primo ritardo viene resa visibile in caso di mancato pagamento per 2 rate: inoltre, prima di procedere con la segnalazione al SIC, l’istituto di credito o l’azienda creditrice deve inviare al consumatore una comunicazione informativa, almeno 15 giorni prima di procedere.
Se siete stati inseriti come cattivi pagatori nel CRIF avete comunque modo di venire cancellati una volta che avrete portato a termine il pagamento delle rate accumulate. Più in generale la cancellazione dal CRIF rispetta grosso modo le seguenti scadenze:
          1 mese dopo una rinuncia a finanziamento o un finanziamento rifiutato;
          6 mesi dopo la richiesta di prestito in caso di finanziamento in corso di istruttoria;
          1 anno dopo il pagamento di eventuali rate (una o due) su cui si era accumulato un ritardo;
          2 anni dopo il pagamento di eventuali rate (tre o più) su cui si era accumulato un ritardo;
          3 anni dopo la scadenza dei prestito o 3 anni dopo l’ultimo invio di dati creditizi da parte della banca in caso di finanziamenti non rimborsati e/o gravi morosità.
Detto ciò è anche possibile che il CRIF contenga dati errati, magari per colpa di una comunicazione non corretta da parte dell’istituto di credito. Ovviamente in questi casi il consumatore si può tutelare chiedendo una cancellazione come cattivo pagatore. Le segnalazioni scorrette possono essere cancellate in tempi assolutamente più brevi e per ottenere tale cancellazione si possono seguire due strade: ci si può rivolgere al proprio istituto di credito chiedendo una modifica, oppure si può fare una richiesta delle visure delle banche dati alla centrale rischi della Banca d’Italia (ottenendo un feed-back in merito entro 15 giorni).
I cittadini hanno inoltre la possibilità di verificare il CRIF per conoscere i propri dati personali in ogni momento. Anche in questo caso la società risponderà entro 15 giorni: il costo dell’operazione sarà di 4 euro, qualora ci siano dati riferibili al soggetto che ha chiesto l’intervento e di 10 euro qualora invece non sia presente nessuna informazione che lo riguarda.
Se avete problemi di recupero crediti, problemi relativi a finanziamenti o dovete difendervi da richieste di creditori, ricordate che potete rivolgervi a CODICI e verrete sostenuti da professionisti di comprovata esperienza nel settore. Per avere ulteriori informazioni potete visitare il sito http://www.codici.org/crediti.html, telefonare al nostro sportello legale al numero 065571996, oppure inviare una mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *