La ragazzina è arrivata al pronto soccorso pediatrico barese con una brutta frattura al femore. E’ stata operata d’urgenza, ma in seguito all’intervento si sono verificate delle complicazioni.
La temperatura corporea della paziente, in maniera improvvisa, ha iniziato a salire, raggiungendo i 44 gradi. Da qual momento in poi, non si è più risvegliata.
L’ipertermia maligna che ha colpito la bambina è un’affezione rara che si manifesta in occasione di interventi chirurgici come grave reazione ad alcune classi di farmaci usati per l’anestesia generale. Questa condizione provoca un incontrollato aumento del metabolismo ossidativo del tessuto muscolare, che supera la capacità dell’organismo di fornire ossigeno e smaltire anidride carbonica, portando alla fine a un collasso cardiocircolatorio e alla morte del paziente.
La sindrome è più frequente in età pediatrica e nei soggetti giovani con un massimo tra i 10 e i 20 anni. Nonostante ciò il rischio esiste a tutte le età e per tutti i tipi di chirurgia e la mortalità si attesta sul 7% dei casi nelle casistiche internazionali. Ma in Italia l’incidenza è ancora troppo elevata.
Codici presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Bari affinché venga fatta chiarezza e vengano chiarite eventuali responsabilità.
Bisogna accertarsi che tutti i protocolli, la gestione e i trattamenti sulla prevenzione dell’ipertermia maligna siano stati adottati in modo scrupoloso, preciso e accurato, in modo tale da ritenere fuori da ogni responsabilità gli specialisti in anestesia e rianimazione coinvolti nella gestione del paziente, e che tutti i trattamenti sintomatici di raffreddamento e trattamento pre e post operatorio siano stati attuati in maniera diligente e meticolosa dal personale medico tutto.
L’Associazione Codici chiede che la Procura della Repubblica di Bari accerti e valuti se siano stati commessi errori penalmente rilevanti e, in caso affermativo, che proceda nei confronti dei soggetti responsabili.
E’ inammissibile, nel caso in cui siano accertati degli errori, che questi siano costati la vita di una ragazza di 12 anni ed è inammissibile che non si sia scongiurata una morte evitabile.
I casi di malasanità che vengono segnalati all’Associazione Codici sono sempre più numerosi, così come le vittime coinvolte e mentre la giustizia sembra essere una chimera, i colpevoli continuano ad operare impuniti.
Codici invita tutti i consumatori a segnalare eventuali casi di malasanità, affinché tutti possano essere tutelati.
Inviateci i vostri casi ai seguenti link: http://www.codici.org/sanita.html o http://www.codici.org/indignamoci.html.
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