Ryanair ridimensiona l'offerta: tra disagi e rotte cancellate

Sembra non aver fine l’ondata di disagi per i clienti Ryanair. La low cost irlandese – prima compagnia in Italia per passeggeri trasportati, è alle prese con uno dei momenti più difficili della sua storia; nel mirino questa volta è finita proprio l’Italia, con 11 rotte cancellate da Nord a Sud, su un totale di 34 destinazioni in tutta Europa.

Nelle scorse settimane il vettore low cost aveva già cancellato 2.000 voli per il periodo settembre-ottobre, andando a creare non pochi disagi ai clienti di mezza Europa. E’ di stamane invece il comunicato della dirigenza che prevede un’ulteriore cancellazione, per un totale di 700.000 clienti complessivi pari a circa 25 milioni di euro: circa 25 velivoli dunque resteranno a terra nel periodo di novembre, paragonati ai velivoli dello scorso anno. La domanda vien lecita: i tagli sono forse dovuti alla carenza di risorse? La dirigenza ci tiene a precisare che i tagli serviranno a evitare ulteriori cancellazioni e a smaltire le ferie in arretrato del proprio personale. In cifre, il vettore prevede un decremento annuo di circa 10 milioni di passegeri nell’anno 2017-2018 con una flessione del 4% a fronte del 9% ipotizzato prima dello scoppio dello scandalo. Numeri questi che sembrano non impensierire il big Irlandese, che ieri ha anche chiuso in rialzo con un +4% in borsa. Come infatti afferma il ceo M. O’Leary, l’azienda rimane tranquilla e fiduciosa rispetto a un trend che resta positivo e alla garanzia di mantenimento della rete e degli hub tradizionali con i principali scali europei. Ma i clienti non ci stanno. Da giorni ormai imperversano movimenti di protesta sia online che offline, fino a sfociare in vere e proprie marce per rivendicare i propri diritti. Ma non è tutto. Le cancellazioni indette da Ryanair vanno a colpire in maniera irreversibile, piccole e medie realtà locali che basano il loro core business proprio sul turismo. E’ di poche ore fa l’annuncio di Vincenzo Maurizio Santangelo del M5S che si dice preoccupato: “E’ un danno immenso per il turismo e per tutta l’economia del nostro territorio, oltre che per le migliaia di trapanesi che normalmente utilizzano l’aereo per lavoro o studio. Questa è una ulteriore beffa per il territorio trapanese e per questo motivo ho chiesto che venga innanzitutto quantificato il danno erariale arrecato dalla cancellazione dei voli nello scalo aeroportuale”. Resta da capire come il vettore intenderà fronteggiare questa emergenza epocale e quali contromisure utilizzerà per eliminare o quantomeno ridurre, eventuali disservizi e disagi ai suoi viaggiatori.

L’Associazione “CODICI” ha lanciato una class-action. Per informazioni e modalità d’adesione clicca qui: http://www.codici.org/comunicati-stampa/codici-contro-ryanair-parte-l-azione-di-classe-scopri-come-aderire.html

 



Fonte: CODICI:

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