Salvaguardare i propri risparmi spesso non è una questione semplice: per una gestione sicura del proprio salvadanaio virtuale posto in deposito cosa occorre sapere?
Spesso chi risparmia ricorre al deposito per una serie di motivi semplici e ragionevoli. Basta constatare il fatto che esso consente, rispetto a un conto corrente classico, un profitto sul patrimonio investito considerevolmente più elevato: per questo motivo resta una soluzione più invitante rispetto ai buoni fruttiferi e libretti postali.
Ma questi depositi sono realmente sicuri?
I conti deposito (che possono offrire anche l’1% annuo) possono essere considerati una soluzione piuttosto sicura: occorre, tuttavia fare attenzione alla solidità (rating) della banca offerente.
Spesso i tassi più alti sono oggi offerti da banche che hanno una minore solidità patrimoniale. Una regola però può tutelare le tasche dei cittadini: dal 2016 in Italia (come in Europa) vale il principio del bail-in (salvataggio interno).
Questo meccanismo consente di proteggere i clienti in caso di fallimento bancario: infatti il prelievo forzoso non può essere applicato nei confronti dei depositi e dei patrimoni dei clienti (come azioni, obbligazioni, titoli di fondi) che la banca ha in gestione o in amministrazione. Ciò evita il coinvolgimento della clientela nel risanamento bancario.
Come si può avere la sicurezza di affidarsi ad un deposito bancario sicuro?
Una buona alternativa è quella messa in campo da Conto Esagon, la soluzione innovativa offerta da Credito Fondiario. La banca aderisce, infatti, al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Questo Fondo assicura a ciascun Cliente una copertura, cioè la garanzia di restituzione del deposito, fino a 100.000 euro.
Un meccanismo che è essenziale perché va a tutelare l’utente fruitore nella malaugurata eventualità che la banca non sia in grado di rimborsare al Cliente, in tutto o in parte, il saldo disponibile.
Inoltre non è assolutamente da sottovalutare un altro dato importante: l’istituto ha un livello di solidità e sicurezza tra i più elevati del sistema.
Questo livello di affidabilità è misurato da alcuni indici europei, tra i quali uno dei più importanti è il CET 1 ratio (acronimo che sta per Common Tier Equity 1 ratio).
Questo parametro aiuta a stabilire la solidità un istituto di credito e se un correntista può dunque fare affidamento sulla banca in questione. Esso va a illustrare il rapporto tra il credito a disposizione della banca e le attività calcolate per il rischio.
Credito Fondiario, erogatore di Conto Esagon, ha ad esempio un CET1 ratio, pari al 27,4%.
Questo livello è ampiamente sopra la soglia minima regolamentare, attestata dalla BCE per le banche italiane intorno al 10,5%.
Inoltre il servizio reattivo, competente ed eccellente, azzera al minimo i rischi di complicazioni o inconvenienti in ogni fase: i risparmiatori possono dunque così avere la sicurezza di un deposito sicuro dalla stipula del contratto fino alla liquidazione finale delle somme.
Fonte: CODICI: Deposito bancario: come renderlo sicuro al 100%
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