L'incubo di una mamma che da tre anni non vede i suoi bambini Un'assurda vicenda di false denunce di stalking, verifiche carenti e relazioni superficiali degli assistenti sociali
Una falsa accusa di stalking, la condanna ai domiciliari e, il dramma più grande di tutti, l’allontanamento dai suoi tre figli.

Il tutto senza che nessuno si sia prima accertato di quanto stesse avvenendo, non pensando minimamente che tale frettolosità e superficialità avrebbe potuto rovinare completamente la vita di questa donna. 

E’ l’incubo di ogni genitore: perdere in un istante la propria famiglia, la propria reputazione e la propria libertà, a causa di una falsa accusa a cui, però, tutti sembrano credere senza battere ciglio.

È il 14 luglio del 2014 quando lo squillo del telefono di casa di Lucia (nome di fantasia), separata da alcuni mesi dal marito, dà inizio a tutto.
I carabinieri le chiedono di recarsi in caserma con i suoi tre bambini. Quella sera, su ordine del Tribunale, le vengono portati via i suoi tre figli, che oggi hanno 11, 8 e 7 anni, due in una Comunità protetta, uno affidato all’ex marito.

E’ bastata una relazione degli assistenti sociali per far sì che il Tribunale di Torino decidesse l’allontamento.
L’assistente sociale dovrebbe limitarsi a provvedimenti che abbiano carattere di reale urgenza, dove sia dimostrato un oggettivo stato di abuso o violenza nei confronti del minore.
Sono tre anni, ormai, che Lucia non vede i suoi bambini.

Tre anni di battaglie, di sofferenze, di indagini, di retroscena tanto clamorosi quanto spaventosi.

La donna viene arrestata per stalking, in seguito alle denunce della nuova compagna dell’ex marito. Ma ci sono troppe cose che non quadrano, denunce troppo circostanziate, orari e luoghi che non coincidono, elementi che non combaciano.
I sospetti della procura, a questo punto, ricadono sulla nuova compagna che poi viene arrestata.
Nonostante questo, però, non può ugualmente riavere i suoi figli perchè deve attendere i tempi della causa civile.

E’ inaccettabile che una menzogna abbia conseguenze così catastrofiche ma soprattutto che nessuno abbia verificato prima di prendere provvedimenti così seri, così come è inaccettabile l’atteggiamento assunto dagli assistenti sociali che, prima delle indagini, hanno stilato una relazione del genere. I servizi sociali incaricati sono stati superficiali nel gestire la vicenda, il Tribunale di Torino nel dare atto al provvedimento, i carabinieri ad intervenire senza prima indagare su quanto stava avvenendo.

A rimetterci come sempre sono in primis i bambini, scaraventati in una casa – famiglia, lontani dai propri genitori, dalla propria casa e dalle proprie sicurezze e costretti ormai da tre anni a vivere separati.

“In Italia, l’allontanamento dei bambini dai genitori è intriso di superficialità ed incompetenza, si ponga subito rimedio. Ricordiamo che, un bambino traumatizzato sarà un adulto che porterà sempre con sé le cicatrici di un dolore insanabile”, dichiara il Segretario Nazionale Ivano Giacomelli.



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L’incubo di una mamma che da tre anni non vede i suoi bambini Un’assurda vicenda di false denunce di stalking, verifiche carenti e relazioni superficiali degli assistenti sociali

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