Sulle “misteriose” morti dell’ospedale di Saronno, gli inquirenti indagano su oltre 30 decessi e sono state sequestrate più di 80 cartelle cliniche. La Regione Lombardia ha istituito una commissione d’inchiesta per indagare sulle responsabilità della struttura medica e fare luce su quanto accaduto.
L’anestesista Leonardo Cazzaniga e l’infermiera Laura Taroni si ritengono responsabili di circa 50 decessi.
Codici non è assolutamente d’accordo con il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin che affermò che “più che un caso di malasanità si è trattato di un caso di cronaca nera”.
Secondo le indagini della Procura di Busto Arsizio non si tratterebbe di un semplice caso di cronaca nera, il sistema di occultamento delle prove messo in piedi, è un evidente caso di malasanità grazie ad un sistema coperto dai colleghi. Sono quindici le persone indagate per omessa denuncia, pertanto un folto numero di persone sapeva ed in seguito al sistema di connivenze ha preferito rimanere in silenzio.
Il primario di oncologia “giustifica” in qualche modo gli accusati, affermando che neanche lui avrebbe denunciato il fatto, non essendo a conoscenza delle condizioni cliniche dei pazienti. Preoccupazione per questa omissione di denuncia, non tollerabile per casi così gravi nella sanità dove si sbaglia sulla pelle delle persone.
L’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia afferma che si rende necessario verificare se l’audit fatto nel 2013 sia stato preciso e puntuale o se invece siano stati trascurati degli elementi, e capire se le procedure adottate siano state corrette e trasparenti, e ancora e se vi siano state segnalazioni all’interno del pronto soccorso che non siano state prese in considerazione.
Nel 2013, Cazzaniga fu sottoposto ad una valutazione disciplinare che si concluse in un nulla di fatto, ma probabilmente era opportuno ed appropriato che non si occupasse dei pazienti. I sei componenti della commissione disciplinare, che figurano tutti nell’elenco dei 14 indagati, non avrebbero rilevato alcuna anomalia nell’attività del medico, nei confronti del quale non venne infatti intrapresa alcuna azione.
Di qui le ipotesi di reato di favoreggiamento e omissione di denuncia.
Ci sarebbe anche il silenzio di una collega dell’anestesista (ora indagata per falso ideologico) che avrebbe offerto il proprio silenzio in cambio dell’assunzione.
Anestesista ed infermiera ad oggi sono sotto custodia cautelare.
Codici non crede che si tratti solamente di un caso di cronaca nera che coinvolga due psicopatici in preda a delirio di onnipotenza, ma che tutto questo sia stato possibile grazie ad un ambiente favorevole, basato su omissioni e falsi.
Codici, da trent’anni impegnata a fianco dei cittadini, invita coloro che dovessero malauguratamente trovarsi in situazioni di malasanità a contattarci attraverso i nostri canali e le nostre Campagne: “Indignamoci”, “Riprendiamoci la salute” e “Piaghe da decubito”. Potete inoltre chiamare al seguente numero: 06.5571996 o recarvi allo sportello di Via G. Belluzzo 1, 00149 Roma, oltre che alle nostre sedi territoriali.
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Fonte: CODICI: Medico killer di Saronno
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