Complici un paio di maxi-successi possiamo parlare di rimborsi solo ad Associati con problemi di utenze (quindi si parla di luce, gas e telefonia) di oltre 35.000 euro!Un grande successo ed una grande soddisfazione perché certi di aver fatto del nostro meglio per tutelare gli interessi dei nostri Associati.
A cominciare da quella signora che ha rischiato l’infarto aprendo una bolletta ENI non dovuta di ben 8.225,69 euro. Entro gennaio 2018 ENI ci ha promesso che farà lo storno totale dell’importo. Noi comunque avevamo già consigliato alla signora in questione di bloccare il RID bancario!
Nella lettera inviataci da ENI, nessuna scusa né altra forma di convenevoli, anzi alcuni riferimenti a Leggi e Regolamenti che gli permettono evidentemente di fare delle Fatture come queste. E, verso la fine di tre lunghe pagine la notizia davvero importante: oltre 7 mesi per la nota di credito.
Ma perché?
Per passare a Telecom che, dopo un anno di discussioni con il Cliente, riconosce solo in sede di Conciliazione un rimborso di 21.490,29 euro + IVA su una Fattura di complessivi 22.637,92 euro + IVA. Risultato: Cliente Telecom insoddisfatto, Associato Codici entusiasta.
Ma perché?
Ultimo pensiero connesso a questi numeri: sappiamo che errare è umano, che solo chi lavora può commettere degli errori ed altre mille frasi retoriche al pari di quelle citate: qualcuno però mi sa spiegare perché noi rileviamo solo e sempre errori a sfavore degli utenti?
Mi spiego meglio. Quando i conti tornano e, lo dico con grande serenità, spesso tornano, pochi meriti perché è la norma! Ma quando non tornano sono sempre a sfavore di noi utenti! Mai sentito nessuno che ha ricevuto una bolletta e che poi l’abbia dovuta rimborsare.
Ma perché?
Powered by WPeMatico