Un caso che era balzato alle cronache nazionali e che aveva indignato l’opinione pubblica per la ferocia della violenza perpetrata nei confronti dell’animale dagli imputati al procedimento; un’aggressione che ha spinto il CODICI, in qualità di associazione a tutela dei diritti del cittadino, ma anche dell’ambiente e dei diritti degli animali, a costituirsi parte civile al fine di collaborare con la Procura per ottenere giustizia per l’assassinio di un animale, titolare di diritti, una sentenza esemplare.
“L’ammissione a parte civile dell’associazione e la condanna esplicitata oggi dal giudice rappresenta per il CODICI un grandissimo successo” hanno dichiarato gli avv. Manfredi Zammataro (commissario straordinario della delegazione Calabrese di CODICI) e Rosa Ippolito (referente per la delegazione di CODICI di Cosenza) “La sentenza oggi emessa dal giudice è stata di fondamentale importanza al fine di diffondere il messaggio che gli animali sono titolari di diritto, come sancito dal nostro ordinamento e, pertanto, meritano tutela. Perpetrare simili abusi nei confronti di un altro essere vivente è agire in maniera disumana, e pertanto un crimine evidente, tale a tutti gli effetti; un crimine che non poteva passare inosservato ”.
Questo ha rappresentato uno dei primi casi affrontati dal CODICI insieme alle rappresentanti della nuova sede operativa dell’associazione sita in Cosenza (via Panebianco 286 tel. 0984.391663) gestita da un pool di esperti e di avvocati, pronta a raccogliere le diverse segnalazioni presso i propri sportelli in merito ai soprusi subiti riguardo alle problematiche del consumatore oltre che in materia di diritti del cittadino, degli animali e di tutela dell’ambiente.
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