Il Codacons Civitavecchia, il Codici Civitavecchia e Federconsumatori territoriale, le tre Associazioni nazionali operanti a Civitavecchia, esprimono un disappunto unanime alle esternazioni sulla stampa di alcuni sindacalisti che sembrano, in dichiarazioni sibilline, opporsi ad un “diverso inquadramento del personale” e ad un “passaggio di livello e di contratto”, in modo particolare in Città Pulita.
Le Associazioni scriventi raccolgono quotidianamente i pensieri e le segnalazioni di centinaia di utenti, e come già sostenuto con il Dott. De Leva, l’opinione unanime dei cittadini di Civitavecchia (che poi, giova ricordarlo, sono coloro che pagano gli stipendi di Città Pulita), è quella di procedere, nel passaggio dei lavoratori da Hcs alla New Co, al maggior taglio di livelli, stipendi, superminimi, ad personam e quant’altro, con l’auspicio di un ritorno di molti lavoratori alla pulizia delle strade, dagli uffici nei quali, nel tempo, sembra si siano trasferiti.
Il Dott. de Leva ci aveva già informato che avrebbe potuto fare solo pochi demansionamenti poiché il piano era già stato impostato in tal modo in sede di concordato (e riteniamo sia stato un errore, commesso con tutta probabilità dall’Assessore competente), ed eravamo già contrari a questo modo di “partire male” per la New Co. Figuriamoci ora apprendere che alcuni sindacalisti si oppongono anche a questi pochi inquadramenti lavorativi che possano restituire ai cittadini la sensazione che l’attuale Amministrazione possa e debba fare tutto ciò che è in suo potere (e del quale molto si era parlato in campagna elettorale), per ristabilire una parvenza di giustizia nelle partecipate che sono state, a detta proprio dell’attuale Giunta, mal gestiste delle precedenti Amministrazioni.
Restando a disposizione, anche con spirito collaborativo qualora ci fosse richiesto, invitiamo dunque il Sindaco e il Dott. De Leva, ad operare in tal senso, tutelando gli oltre 50.000 Civitavecchiesi, e non solo i lavoratori privilegiati, e a non seguire alcune logiche sindacali e modus ormai d’altri tempi, miranti a difendere posizioni e privilegi indifendibili, presentando poi il conto di queste scelte ad un’intera città.