Un fulmine a ciel sereno. È questo tante volte l’effetto di una multa nella quotidianità di una famiglia media: di colpo c’è una voce di spesa in più, magari anche significativa, e spesso, a causa dei tempi con cui queste sanzioni vengono notificate, non ci si ricorda nemmeno chi fosse alla guida al momento dell’episodio contestato.
Altre volte invece si viene “colti sul fatto”, e la notifica avviene immediatamente ad opera del pubblico ufficiale presente sul luogo. Tra i casi a cui stare più attenti, in questa situazione, ci sono quelli riguardanti la propria patente di guida: quali sono le conseguenze se non abbiamo con noi il documento, oppure questo è scaduto, o peggio ancora risulta sospeso?
Guida senza patente: quali conseguenze?
Per quanto riguarda la guida senza patente, bisogna distinguere tra due casi:
- quando non si ha con sé la patente perché la si è semplicemente dimenticata;
- quando invece la patente è stata revocata, non rinnovata per mancanza dei requisiti, o addirittura non la si abbia mai conseguita.
Nel primo caso la multa prevista è di 41 euro; si è obbligati al pagamento della sanzione anche se ci si offre di andare a prendere la patente subito o di farsela portare da un amico/parente. Inoltre, bisognerà esibire il documento presso una caserma o un ufficio di polizia entro il termine che verrà indicato (24 ore in genere, ma potrebbero essere concessi anche 30 giorni). Se non si ottempera a quest’obbligo nei termini stabiliti, si è sottoposti ad un’ulteriore sanzione amministrativa di ben 419 euro.
Diverse invece le conseguenze nei casi di revoca, negato rinnovo o non conseguimento della patente. Fino all’approvazione del decreto depenalizzazioni del gennaio 2016, la guida in queste circostanze costituiva infatti reato penale. Oggi invece è prevista “solo” una sanzione amministrativa, che può arrivare fino a 30.000 euro; se effettuato entro 60 giorni, è ammesso il pagamento in misura ridotta (5.000 euro); un’ulteriore riduzione a 3.500 euro è possibile pagando entro 5 giorni dalla notifica.
Attenzione però: se si commette di nuovo la stessa violazione entro due anni dalla prima, scatta di nuovo il reato penale, per cui si rischia l’arresto fino ad un anno e il fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.
Guida con patente scaduta: cosa succede?
Per chi viene trovato alla guida con una patente non più valida sono previste due sanzioni: una pecuniaria e una accessoria.
La sanzione pecuniaria sarà proporzionale al tempo trascorso dalla scadenza della patente: si va da un minimo di 160 ad un massimo di 644 euro.
La sanzione accessoria è invece il ritiro della patente, con obbligo, per riaverla, di sostenere la visita medica per il rinnovo entro 10 giorni dalla notifica.
Dopo il termine di 10 giorni, il proprio documento di guida viene spedito dal comando di polizia municipale alla Prefettura, dove quindi bisognerà recarsi per riottenerlo una volta superata la visita. Se la patente è scaduta da più di tre anni, è possibile che si venga obbligati a rifare sia l’esame teorico che quello pratico.
In caso si provochi un incidente guidando con la patente scaduta, inoltre, l’assicurazione non coprirà i danni causati. È opportuno quindi informarsi per tempo su come rinnovare la patente di guida: farlo è molto semplice e poco dispendioso.
Guida con patente sospesa: cosa si rischia?
Quando invece la patente è stata sospesa, bisogna fare distinzione sulla natura della sospensione, che può essere:
- cautelare: quando, per qualsiasi motivo, ci sia il sospetto che siano venuti meno i requisiti psico-fisici per la guida, e non ci si sia sottoposti agli accertamenti entro i termini prescritti;
- sanzionatoria: quando la sospensione è una sanzione accessoria in seguito ad un illecito, ad esempio la guida in stato di ebbrezza.
Nel primo caso, meno grave, è prevista una multa da 164 a 663 euro, oltre alla revoca della patente. Se la sospensione fosse del secondo tipo, invece, la sanzione amministrativa va dai 2.004 agli 8.017 euro, e in aggiunta alla revoca della patente è stabilito il fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi – o la confisca, in caso di recidiva.