Importante precisazione della Corte di Cassazione. Con sentenza 25112 del 14 dicembre 2015 la Corte di Cassazione ha infatti ribadito che il Canone Idrico non è una tassa, che quindi va pagata a prescindere, ma il corrispettivo di un servizio, che deve essere pagato solo se viene reso.
Da questa determina ne deriva che se il gestore non fornisce il servizio di depurazione (anche solo per un mero guasto temporaneo), questa parte della bolletta non deve essere pagata.
Ma vi è di più! Qualora infatti il Gestore non fornisse acqua potabile (vedasi ordinanze di non potabilità per l’arsenico ad esempio) è ovviamente diritto del Cittadino ricevere uno sconto sulla fatturazione.
Anche questa Sentenza resterà lettera morta, o finalmente la Legge si adeguerà alla Giurisprudenza?