Calcolare la rata del mutuo in base allo stipendio consente di prevedere l’ammontare esatto della rata e quindi stabilire la fattibilità del finanziamento che si intende richiedere. Il timore di non riuscire a pagare la rata del mutuo è la motivazione che spinge molti italiani a richiedere dei finanziamenti dagli importi più ridotti e dalla durata media non superiore ai 10/15 anni. Per evitare di scegliere la soluzione sbagliata è consigliabile procedere con cautela e valutare con attenzione se le condizioni proposte sono in linea con la propria situazione finanziaria. Ad esempio informarsi su Cariparma o su Barclays e tutte le banche ed istituti di credito presenti sul mercato consentirà di valutare non solo i costi ma anche i vantaggi e svantaggi offerti da ogni specifica soluzione.

Un’altra strategia preventiva da attuare per ridurre le possibilità di errore nella scelta del mutuo è informarsi sui costi che andranno ad incidere sull’ammontare della rata. In questo caso leggere la guida sul mutuo casa della Banca d’Italia aiuterà a fare chiarezza e a compiere una scelta più consapevole. Fatto questo si potrà quindi passare a calcolare la rata del mutuo valutando se lo stipendio percepito è sufficiente per sostenere l’importo mensile.

Calcolare la rata del mutuo: ecco perché è importante

Oltre alla richiesta dei documenti e delle varie garanzie, le banche valutano soprattutto se l’ammontare dello stipendio percepito dal richiedente è in grado di assicurare il pagamento della rata e di altri eventuali finanziamenti in corso. Definire la fattibilità del finanziamento consente quindi alla banca di tutelarsi da eventuali rischi di mancato pagamento e quindi dalla maturazione di crediti difficilmente recuperabili.

La regola generale prevede che la rata del mutuo deve rappresentare un terzo dello stipendio netto mensile percepito dal richiedente. Quindi per calcolare la rata del mutuo in base allo stipendio, la banca calcola prima il reddito annuale netto del richiedente a cui sottrae la quota annuale di altri finanziamenti attivi. Fatti questi primi calcoli potrà poi definire il numero totale delle rate e l’ammontare di ognuna. Sulla base di questi parametri sarà poi definito l’ammontare complessivo del finanziamento.

Occorre precisare che le procedure di valutazione seguite dalle banche non sono così semplici, ma comprendono l’analisi di altre variabili e soprattutto della situazione finanziaria e patrimoniale del richiedente. A questo va anche aggiunto il generale clima di difficoltà del mercato finanziario a causa delle norme europee sempre più rigide e restrittive che limitano la liquidità delle banche.

Di admin

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