Tranquillizziamo subito i Consumatori: non c’è una nuova “tassa sui condizionatori”, si tratta solo di nuove e diverse regole sull’introduzione di un libretto di impianto per i condizionatori, ma non riguardano le utenze domestiche.
Anche se nelle ultime ore diversi giornali italiani hanno fatto circolare la notizia che il governo italiano ha introdotto una nuova “tassa sui condizionatori” e alcune Associazioni di Consumatori hanno detto in una nota che la nuova tassa costerà «200 euro a famiglia» lamentando il fatto che «sono arrivati a tassare anche l’aria», la notizia, una volta verifica, si è rivelata essere una vera e propria “bufala”.
Come ha precisato anche una nota del ministero dello Sviluppo Economico diffusa il 23 luglio non è stata approvata una nuova tassa sui condizionatori. Sono state semplicemente cambiate alcune norme che riguardano i condizionatori e la loro manutenzione, ma nessuna riguarda gli utenti domestici.
La novità più importante è che a partire dall’ottobre del 2014 i condizionatori e le caldaie devono essere accompagnati da un libretto di impianto che ne certifichi i dettagli, la sicurezza e l’efficienza energetica, il cui costo potrà variare dai 100 ai 200 euro, ma solo per quegli impianti con una potenza uguale o superiore ai 12 kW.
Un normale impianto domestico difficilmente arriva a 2,5 kw.
Prima di gridare allo scandalo bisognerebbe sempre seguire una prassi che, purtroppo in molti casi, non viene più seguita: controllare le fonti e la veridicità di quello che si pubblica.