Stronchiamo sul nascere eventuali strumentalizzazioni dichiarando che ben conosciamo la situazione dei dipendenti comunali e che siamo loro vicini, ma il problema diventa dei Cittadini/Consumatori se quegli archivi, com’è presubile che sia, sono gli stessi usati per inviare tassazioni, fatturazioni dei servizi e accertamenti che stanno tempestando i Cittadini.
Chiediamo: Questo dato vuol dire che ci sono in giro per la città qualche migliaio di bollette pazze?
Il Sindaco ci risponda, ma soprattutto, ci spieghi perché, vista la situazione, si è proceduto direttamente ad inviare accertamenti, presumendo che chi risultava non aver pagato fosse un evasore, invece di inviare dei semplici avvisi bonari, magari allegando un modulo utile ai Cittadini per segnalare la variata situazione?
Se le intenzioni di questa Giunta, come più volte dichiarato, sono quelle di migliorare la situazione di Civitavecchia, e l’atteggiamento è da Primo Cittadino (“primus inter pares”), e non da Autorità Impositrice e basta, e se c’è apertura al confronto con le realtà sociali allora lo Sportello ed i suoi soci ci sono e collaborano volentieri, ma se l’atteggiamento rimane quello secondo il quale l’importante è che qualcuno paghi, chiunque esso sia, e chi vuole esprimere democraticamente la propria opinione è un nemico o un incompetente, allora proprio non ci siamo.