Social Card
Social Card

La Social Card 2015 è un sussidio destinato a tutte le famiglie e gli individui colpite dal dilagante fenomeno della disoccupazione. Obiettivo primario di questo nuovo progetto d’intervento è offrire sostegno ai soggetti in difficoltà e dare contestualmente un nuovo slancio al settore dei consumi.

Uno strumento di facile impiego, simile alle carte prepagate particolarmente apprezzate dal mercato anche per i contenuti costi di gestione. Mai come in questi tempi di crisi diventa essenziale per molti italiani risparmiare, magari partendo proprio dalla riduzione dei costi bancari. Per avere una prova concreta delle vantaggiose opportunità, è possibile ad esempio porre Mastercard e le sue carte prepagate a confronto o valutare anche le altre alternative presenti sul mercato

Ritornando alla Social Card 2015, si tratta dell’ultima forma di sussidio economico istituita dal Governo, destinata a fronteggiare gli effetti della disoccupazione che continua a registrare in Italia dei livelli molto elevati. Per conoscere le condizioni ed i requisiti richiesti, occorre semplicemente collegarsi al sito Ministero delle Finanze e seguire tutto l’iter indicato.

Requisiti richiesti per ottenere la Social Card

La Social Card è uno strumento simile ad una qualunque altra carta di pagamento elettronico, dotata di una banda magnetica e di un codice pin, che sarà comunicato al possessore della carta e poi richiesto prima di ogni pagamento. La sua validità è di 12 mesi a partire dal primo versamento, definito di attivazione. Funziona come una vera e propria carta per acquisti sulla quale viene accreditato ogni due mesi un bonus. L’ importo è stabilito sulla base di particolari parametri che tendono principalmente e considerare la composizione del nucleo familiare:

  • famiglie composte da 2 membri: l’Importo mensile è di 231 euro;
  • famiglie composte da 3 membri: l’Importo mensile è di 281 euro;
  • famiglie composte da 4 membri: l’Importo mensile è di 331 euro;
  • famiglie composte da 5 o più membri: l’Importo mensile è di 404 euro.

Si oscilla quindi da un minimo di 231 euro fino ad un massimo di 400.

La Social Card potrà essere richiesta da tutti i cittadini italiani e comunitari, dai cittadini extra comunitari in possesso di un regolare permesso di soggiorno CE e residenti da almeno 1 anno nel Comune in cui si presenta la domanda. Sarà inoltre necessario essere residenti in una delle seguenti regioni italiane: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Campania. E per i Comuni di: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona.

 

 

Documentazione richiesta

Per presentare la propria richiesta per la Social Card, bisognerà scaricare il modulo dal sito del proprio comune di residenza o ritirarlo personalmente presso gli uffici, allegando tutta la documentazione fiscale richiesta e dimostrando il possesso di tutti i requisiti:

  • avere un Modello Isee pari o inferiore a 3.000 euro;
  • possedere un patrimonio mobiliare inferiore a 8.000 euro;
  • nel caso in cui si percepiscono indennità previdenziali o assistenziali non dovranno superare i 600 € mensili;
  • non bisognerà possedere autoveicoli immatricolati nell’ultimo anno o possedere autoveicoli superiori a 1300cc di cilindrata immatricolati negli ultimi 3 anni; e nel caso di  motoveicoli, non dovranno essere superiori ai 250cc immatricolati negli ultimi 3 anni;
  • se si possiede una casa di proprietà come prima abitazione il suo valore IMU dovrà essere inferiore a 30.000 €.

Condizioni lavorative

Il nucleo familiare dovrà essere composto da soggetti in età attiva (15-66 anni) senza lavoro ed almeno 1 componente del nucleo familiare dovrà aver perso l’occupazione nel corso degli ultimi 3 anni. Per le famiglie in cui uno o due componenti del nucleo percepiscono redditi da lavoro dipendente o da tipologie contrattuali flessibili, il reddito complessivo dell’intero nucleo familiare non dovrà superare i 4.000 € negli ultimi 6 mesi. Nel nucleo familiare dovrà esserci almeno un minore fiscalmente a carico.

Una volta raccolta l’intera documentazione, sarà poi l’ufficio postale competente ad inoltrare la domanda agli uffici INPS che effettueranno a loro volta tutti i relativi controlli e verifiche.

Di admin

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