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Era il 2 febbraio del 1995 quando a Civitavecchia una piccola statua raffigurante la Madonna e proveniente da Medjugorje iniziò a lacrimare sangue.

La statua era situata nel giardino della famiglia Gregori e ha continuato a lacrimare fino al 15 marzo del 1995, attirando centinaia di fedeli.

A seguito di una denuncia del Codacons per abuso della credulità popolare e truffa, la statuina viene posta sotto sequestro dal magistrato Antonio Albano, e sottratta così alla venerazione dei fedeli.

Durante tale periodo furono eseguite alcune perizie tecniche, fra cui un’analisi stratigrafica delle tracce ematiche e un confronto fotografico dettagliato del volto della statuina.

Alle presunte 14 lacrimazioni hanno assistito complessivamente circa 50 persone, diverse fra loro per età e condizione sociale. I testimoni ascoltati hanno “giurato di dire la verità e si sono prestati liberamente all’interrogatorio.

La Chiesa a tutt’oggi non si è espressa sulla natura miracolosa del fenomeno, ma il 28 febbraio del 1995 vennero resi noti i risultati delle analisi: la Madonnina non conteneva marchingegni ed il liquido esaminato risultava sangue umano.

L’ultima lacrimazione, inoltre, avvenne nelle mani del Mons. Grillo, allora Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, il quale ebbe a dichiarare, nella sua testimonianza del 07.06.1995, che: «… guardando attentamente la statua che avevo tra le mie mani, ci siamo accorti che, sulla guancia destra della statua, vi era una grossa lacrima di sangue, la quale poi lentamente incominciò a scendere fin sotto il collo della statua, per qualche minuto e per qualche centimetro. Mia sorella, quasi terrorizzata, incominciò a piangere e a gridare (poi mi avrebbe detto che si era spaventata perché aveva visto il sottoscritto pallidissimo in viso) ed inavvertitamente toccò il sangue con un dito, che le si macchiò per qualche minuto. A notare il sangue sul dito di mia sorella fu anche l’altra suora rumena (Sr. Tereza) e mio nipote Angelo Arena, subito accorso alle grida della mamma».

L’inchiesta si chiuse quindi con un nulla di fatto, non potendo la Magistratura esprimersi sul fenomeno.

Dal 17 giugno del 1995 la piccola statua è esposta alla venerazione dei fedeli nella teca della locale Parrocchia di S.Agostino, oggi eletta al rango di Santuario della Madonna delle Lacrime, facilmente raggiungibile dall’Autostrada Roma-Civitavecchia (clicca qui per dettagli)

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