Acquistare casa non è una scelta facile. Trovare il mutuo giusto ancora meno.
Un dilemma che attanaglia molti italiani che, dopo aver finalmente trovato la casa dei propri sogni, devono cercare il mutuo giusto.
Una scelta ardua, che spinge inevitabilmente a mettere i mutui delle varie banche a confronto, cercando la formula contrattuale più conveniente e adatta alle proprie tasche.
In materia mutui le novità negli ultimi mesi non sono mancate, con vari interventi ed agevolazioni mirati a risvegliare il settore immobiliare.
Con i mercati che attendono le nuove mosse della Bce, i tassi sono ormai schiacciati ai minimi, riaprendo così la questione della scelta tra un mutuo a tasso fisso ed uno a tasso variabile.
Nella consapevolezza che non esiste una scelta unica e certa, molto dipende dalle variazioni Euribor. Unica strada da percorrere è affidarsi alle previsioni degli analisti e riflettere attentamente sulle condizioni del singolo risparmiatore.
La regola d’oro recita: la rata del mutuo non deve superare un terzo del reddito a disposizione. Anche in questo caso una regola da contestualizzare, valutando se si tratta di una famiglia monoreddito e quindi con entrate ridotte, o di una coppia di giovani lavoratori che potrebbero avere in futuro delle significative crescite in busta paga. Si tratta quindi di calcolare la propria tolleranza ad eventuali variazioni dei tassi. Di fatti, non è possibile stabilire per quanto tempo gli Euribor manterranno questi livelli.
Anche in questo caso la scelta giusta è nel mezzo e per i mutui prende il nome di mutui con cap o a rata costante. Ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. I primi, permettono di porre un limite al valore del tasso variabile.
Un valore oltre il quale la rata non può andare. A patto che il tetto non sia elevato e troppo distante dagli attuali tassi fissi e che la maggiorazione dallo spread sia contenuta in pochi decimi.
I mutui a rata costante offrono invece la sicurezza di un pagamento fisso mensile, con l’unica variazione relativa alla durata e alla presenza di una maxi-rata finale.
Un’ulteriore soluzione potrebbero essere quella di partire con un mutuo variabile per passare poi al fisso nel momento in cui i tassi Euribor riprenderanno a crescere.
Chi dovesse optare per quest’ultima soluzione, potrebbe però scontrarsi con qualche difficoltà nella surroga, ovvero nel passaggio da una banca all’altra.