Un Plauso ai Consiglieri Santori ed Agostini. Attenzione alle voci incontrollate che si rincorrono in città: rivolgetevi solo alla nostra associazione per avere delucidazioni sull’azione.
Ringraziamo i Consiglieri Agostini e Santori, a cui va il nostro plauso per essere stati i primi dell’Amministrazione a comprendere come MDC, ben lontana dalle logiche politiche e partitiche, e che opera solo nell’interesse ultimo del cittadino, sia un interlocutore con cui è necessario confrontarsi.
Come sono stati, giustamente, consultati i Sindacati quando si toccavano i posti di lavoro, parimenti vanno consultate le Associazioni di Consumatori quando ad essere toccate sono le tasche dei cittadini.
E non vanno consultate solo quando la protesta monta, ma deve diventare la normalità, come lo è in molti Comuni, Roma compresa, perché sicuramente dialogare non è segno di debolezza, e nessuno deve interpretarlo in tal senso, ma solo di estremo rispetto della democrazia ed espressione di voler migliorare insieme le cose.
Per quanto riguarda i continui allarmi e le preoccupazioni per chi ha partecipato all’azione, rassicuriamo i consiglieri. Sappiamo ovviamente che la class-action nuda e cruda non blocca la TIA, ma, ripetiamo per chi ancora non lo avesse compreso, che è l’interpello che oltre 2000 famiglie ci hanno delegato a presentare ad impedire al Comune di emettere sanzioni (ovviamente parliamo solo dei partecipanti all’azione, chi non partecipa all’interpello e non paga può sì incorrere in multe).
L’atto che, unitamente alla class-action, verrà depositata il 15 aprile, è un interpello all’Agenzia delle Entrate che dovrà esprimersi sulla corretta applicazione della TIA Straordinaria.
L’art. 11, comma 3 dello “Statuto del Contribuente”, che disciplina l’interpello, recita: “non possono essere irrogate sanzioni nei confronti del contribuente che non abbia ricevuto risposta dall’amministrazione finanziaria”. Non crediamo che il Comune non voglia rispettare questa norma.
Ovviamente se una persona ha già pagato, non può chiedere ora se sia giusto o meno pagare, e quindi nessun interpello per chi è corso a pagare, ma solo l’adesione alla class-action, e quindi vale anche per loro l’invito ad venire a trovarci entro il 12 aprile.
Diffondiamo poi una notizia che, se non danneggiasse i cittadini, ci farebbe sicuramente ridere di cuore. Voci incontrollate che si susseguono in città, e di cui vorremmo con piacere conoscere la fonte, forniscono informazioni errate e surreali ai cittadini.
Sicuramente vogliamo credere che queste informazioni non siano state diffuse in malafede, ma ci sembra decisamente strano che più di un cittadino si sia stupito di trovarci aperti, visto che qualcuno aveva detto loro che “ci avevano fatto chiudere con i carabinieri”. La fila di persone che affolla il nostro sportello dimostra che, ovviamente, siamo aperti e che nessuno ci ha fatto chiudere.
Ci sono anche casi di cittadini che, pur non volendo pagare questa TIA, lo hanno fatto perché qualcuno aveva detto loro che per partecipare alla nostra azione era necessaria la copia della bolletta pagata. ASSOLUTAMENTE FALSO, ANZI!
Per aderire quindi all’una od all’altra azione non è necessaria alcuna copia della bolletta, ne tantomeno è necessario che sia già stata pagata.
Grazie ancora, quindi ai Consiglieri Agostini e Santori per la loro disponibilità, ed un complimento particolare per il coraggio dimostrato nel proporre il dialogo quando dal Sindaco non giungono che invettive ed accuse.
Siamo ben disponibili ad un incontro: aspettiamo un contatto anche per le vie brevi per fissare al più presto una data.
Questo ovviamente non vuol dire che l’azione si ferma, anzi, confermiamo la raccolta delle adesioni fino al 12 aprile in via Buonarroti 138, e preghiamo i cittadini che vogliono avere informazioni di rivolgersi ESCLUSIVAMENTE all’associazione.
Confermiamo quindi il deposito della class action e dell’interpello per il giorno 15 aprile, ma ci auguriamo che questa apertura al dialogo si estenda anche al Sindaco e che si riesca, per una volta, a risolvere un problema nei 90 giorni che doppiamo aspettare prima del successivo deposito in Tribunale della class action.
Lasciamo con una domanda a chi, forse in mala fede, o forse per piaggeria nei confronti del potere, diffonde notizie false sulla nostra azione: è questo il loro senso civico? Convincere con l’inganno a pagare persone che hanno deciso di non farlo è quanto di più vigliacco si possa fare, e se tali segnalazioni continueranno saremo costretti a esporre il fatto alle Autorità competenti.