Il Garante del Servizio Idrico, struttura fondamentale per la tutela dei diritti dei consumatori di un bene primario quale l’Acqua, è stato privato di tutto il personale di segreteria, e l’Avv. Di Stefano, Garante pro-tempore del Servizio è stato lasciato solo ad espletare tutti i complessi ruoli che la carica impongono.

Il Garante del Servizio Idrico infatti, oltre a Presiedere la Consulta della Associazioni di Consumatori ed a intervenire spesso al loro fianco a tutela degli utenti, svolge anche il ruolo di controllo sui gestori, coordinandosi con le Autorità d’Ambito e controllandone l’operato.

L’Avv. Di Stefano, al momento, si trova nell’impossibilità, addirittura, di anche solo convocare e verbalizzare le previste riunioni della Consulta Idrica, ed il tutto nell’approssimarsi della scadenza della deroga Europea sui livelli consentiti di Arsenico nelle Acque, scadenza che rischia di far tornare in emergenza potabilità molti comuni dell’Alto Lazio, specialmente nell’area del Viterbese.

Il Movimento Difesa del Cittadino, insieme a Aduc, Assoutenti Lazio, ATC, Consumatori per l’Europa,Popolo dei consumatori, PrimoConsumo, Lega Consumatori, Unuss, ,Associazione Difesa Consumatori Sportivi hanno aderito all’Iniziativa dell’Avv. Luigi Gabriele, Responsabile Rapporti Istituzionali di CO.DI.CI. e Vicepresidente della Consulta del Servizio Idrico, di inviare una nota di sollecito alla Presidente Polverini affinché ripristini la normale operatività di tale Istituzione, per fare in modo che il tanto decantato “risparmio” delle spese burocratiche non coincidano con una riduzione delle tutele del cittadino.

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