Molti politici locali hanno creato consenso elettorale fraintendendo il senso profondo del Referendum sull’Acqua Pubblica (“Nessuno può fare speculazioni sull’Acqua”) coinvolgendo, spesso loro malgrado, i Cittadini in battaglie dannose per il loro portafoglio e per la qualità del servizio idrico .

Mentre da un lato, infatti, non conferivano le reti al Gestore d’Ambito, pur restando nella convenzione di gestione, impedendo economie di scala, impedendo la riparazione e la manutenzione degli impianti, impedendo, in sintesi, che l’Acqua potesse giungere nei rubinetti dei Cittadini, dall’altro non attivavano le Carte dei Servizi, negando ai Cittadini dei loro Comuni diritti che, oramai, sono normali in altre parti d’Italia.

Pubblichiamo, sul nostro sito consumatori.org, il video di una delle tante lezioni tenute dal CODICI Nazionale sul funzionamento del servizio idrico, in modo che i Cittadini, quando viene fatto terrorismo psicologico su tariffe e “Privatizzazione dell’Acqua”, sappiano chi veramente stabilisce i prezzi (L’Autorità Garante Nazionale) e chi veramente comanda sull’Acqua (I Sindaci) in Italia.

Ecco quindi il video della lezione tenuta dal Dott. Luigi Gabriele, responsabile Rapporti Istituzionali del CODICI,  sul funzionamento TECNICO dell’Acqua in Italia, che rendiamo pubblico per sfatare molti dei miti che politici e attivisti locali hanno propinato ai Cittadini.

Di admin

Un pensiero su “Come funziona il Servizio Idrico in Italia?”
  1. Non è stata la Corte costituzionale a stabilire che si deve pagare il servizio depurazione se c’è un progetto ma il decreto Prestigiacomo del 30 settembre 2009.
    La sentenza della C.C. 335/2008 aveva stabilito che se non c’è servizio non è dovuta la tariffa.

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