Segni di ripresa dal mercato immobiliare che sembra finalmente reagire al periodo di crisi che aveva azzerato i valori delle compravendite degli ultimi sette anni. A determinare la ripresa del settore incide il miglioramento delle condizioni offerte dai mutui, che mai come in questo periodo offrono dei tassi che rasentano il valore dello zero. Gli italiani dunque colgono il momento fortunato e tornano ad investire. In questi casi la scelta della soluzione da adottare è determinante e valutare le informazioni sui mutui fornite dal comparatore SuperMoney, può rivelarsi un valido aiuto per individuare la formula più adatta alle proprie esigenze.
Il mercato immobiliare si risveglia
La ripresa del mercato immobiliare è annunciata da uno degli ultimi studi condotti dall’Istat, che quantifica la crescita delle compravendite registrate nel 2014 attorno ai valori dell’1.6% rispetto ai dati raccolti nel 2013. La ripresa sembra toccare indistintamente tutte le Regioni italiane in cui le vendite di unità immobiliari ad uso abitativo hanno registrato una crescita maggiore rispetto a quelle di immobili per uso commerciale. Scendendo nel dettaglio, i dati sembrano toccare valori maggiori nei grandi centri urbani con il 2.9% di atti di compravendita in più rispetto ai piccoli centri, dove si registrano valori più contenuti, attorno allo 0.6%.
La ripresa del settore immobiliare verificatasi nel quarto trimestre ha confermato il trend positivo del terzo e del primo trimestre. Unica eccezione negativa per il secondo trimestre, quando si è registrato un calo del 3.1% delle compravendite. Anche i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o altri soggetti, hanno registrato una significativa crescita, ma in questo caso occorre fare una precisazione.
Aumentano le richieste ma calano i volumi
Il miglioramento delle condizioni delle varie soluzioni di finanziamento ha senza dubbio convinto molti italiani a fare il grande passo, ma con una giusta dose di “prudenza”. Infatti, nonostante l’aumento delle richieste dei mutui, sembra che la tendenza condivisa dalla maggior parte dei risparmiatori prediliga le soluzioni dagli importi contenuti e dalla durata temporale limitata. È evidente che il clima d’incertezza e la paura di non poter rispettare i termini di pagamento dei piani di rientro spingano gli italiani verso scelte moderate.