L’accesso allo smartphone potrebbe presto avvenire attraverso il riconoscimento facciale. Per adesso si tratta di un semplice progetto, presentato da uno dei principali colossi del mercato tech, ma il lancio sul mercato potrebbe avvenire in tempi stretti. Il problema della sicurezza e della violazione dei dati presenti sugli smartphone e sui dispositivi mobile, rappresenta infatti una questione molto delicata. Le molteplici occasioni d’impiego offerte da questi dispositivi e la possibilità di acquistarli grazie a tariffe estremamente vantaggiose, hanno generato non solo un’enorme crescita del mercato ma anche un netto ampliamento dell’offerta. Per trovare quella più adatta alle proprie tasche e alle proprie esigenze basta affidarsi al comparatore SuperMoney e ai suoi servizi, un valido supporto per non commettere scelte sbagliate.
Smartphone blindati
Il riconoscimento facciale sarebbe l’ultimo dei progetti in cantiere annunciati da Apple, la notizia è stata diffusa solo pochi giorni fa dalle principali testate e agenzie stampa di tutto il mondo. Un progetto importante che richiama nuovamente l’attenzione sull’importanza delle procedure di accesso per i dispositivi mobile. Le ultime tendenze in fatto di tecnologia sembrano infatti orientarsi verso la biometria, la scienza che studia le grandezze biofisiche, applicando le grandi potenzialità al funzionamento di specifici sistemi tecnologici.
L’idea arriva da Apple, che ha di recente depositato un brevetto in grado di consentire l’accesso allo smartphone attraverso il riconoscimento facciale. Grazie ad una telecamera, lo smartphone è in grado di verificare se il volto ripreso corrisponde a quello del proprietario, precedentemente memorizzato. In caso positivo ci sarebbe lo sblocco immediato del telefono, senza bisogno di inserire ulteriori password o codici. Il colosso di Cupertino ha precisato che la tecnologia potrebbe permettere l’identificazione di più utenti autorizzati ad accedere allo stesso dispositivo mobile, come amici o familiari.
Violazione dei dati
Del resto il bisogno di migliorare le procedure di accesso agli smartphone e ai vari dispositivi mobile nasce anche al moltiplicarsi delle possibilità di utilizzo e dalla continua evoluzione delle prestazioni tecnologiche offerte. Dati sensibili personali, lavoro, svago e tempo libero, tutto spesso viene archiviato su questi device, diventati nel corso degli ultimi anni i bersagli privilegiati di attacchi informatici. I casi di violazione dei dati rappresentano ormai un problema dalle conseguenze davvero preoccupanti, soprattutto per l’applicazione di metodi sempre più sofisticati e in grado di poter aggirare qualsiasi tipi di precauzione.
Riconoscimento facciale: casi precedenti
Il riconoscimento facciale presentato da Apple non rappresenta in realtà una novità esclusiva sul mercato. Già in passato alcuni telefoni dotati di sistema operativo Android hanno adottato una procedura simile chiamata smart lock, che permette l’accesso quando il volto del proprietario viene riconosciuto. Ma non mancano a tal proposito i dubbi sull’efficacia del sistema, come quelli manifestati da Google, che considera questo metodo poco sicuro, dotato della stessa efficacia di una password. Infatti, secondo il colosso una qualunque persona dotata di una fisionomia simile a quella del proprietario, potrebbe avere accesso ai dati.