MDC Civitavecchia riporta in Regione la vicenda Acqua ed il transito in ACEA, solo il Comune di Civitavecchia non ascolta i Consumatori. Ed intanto, a livello nazionale la battaglia continua.
Continua la battaglia nazionale del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) per il rispetto dei consumatori del servizio idrico, per il diritto all’Acqua e per il rispetto dell’esito referendario sull’Acqua Pubblica.
La vicenda Civitavecchia, con la gestione HCS, è sempre però sotto la lente d’ingrandimento delle Associazioni Nazionali RICONOSCIUTE.
Il 20 Dicembre la sede di Civitavecchia, infatti, nella persona del suo Presidente, discuterà in sede di Consulta Regionale dei Consumatori proprio la questione Tariffa, e sarà anche l’occasione per aprire, in sede istituzionale, il dialogo sul transito di Civitavecchia in ACEA.
Come ormai usuale, solo il Comune di Civitavecchia rimane sordo alle istanze dei Consumatori. Ricordiamo al Sindaco Tidei che siamo sempre in attesa che si ricordi dell’unica Associazione Nazionale riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico attiva sul territorio, e che apra un tavolo di confronto su tariffe e qualità dei servizi pubblici nel suo insieme.
Riportiamo, di seguito, un comunicato della sede nazionale di MDC e ricordiamo che i cittadini del comprensorio possono ricevere assistenza dalla nostra associazione su qualsiasi problematica contattando tutti i giorni (Sabato e Domenica inclusi) dalle 9 alle 21 il numero 0766/036164.
Comunicato Stampa MDC Nazionale
Servizi idrici: per il Movimento Difesa del Cittadino gli abusi hanno superato la soglia di guardia. L’Autorità intervenga con fermezza.
Se nell’energia elettrica e gas esistono delle dinamiche di mercato e degli standard di qualità che tutelano il consumatore, il servizio idrico rappresenta il settore in cui i cittadini subiscono le maggiori vessazioni senza alcuna tutela.
Questa la premessa all’intervento dell’MDC alla prima Conferenza nazionale sulla regolazione delle risorse idriche tenutasi a Milano ed organizzata dall’Autorità dell’energia che vigilerà anche sull’acqua.
Per Francesco Luongo, Segretario nazionale e responsabile del Dipartimento servizi a rete dell’associazione, “la situazione degli utenti dell’acqua è ormai critica, stretti tra oltre 700 gestori e 92 Aato ed una selva inestricabile di norme che vanno dai Regolamenti Comunali, ai Piani d’ambito, ai contratti di servizio nonché alle leggi regionali ed al Testo Unico Ambientale”.
Una vera e propria giungla in cui il cittadino non si orienta sballottato com’è tra norme, istituzioni pubbliche e aziende in house su cui MDC chiede che l’Autorità intervenga con fermezza per ripristinare l’ordine dopo il caos degli ultimi anni. Spetterà infatti all’Aeeg intervenire sulla determinazione della tariffa, nonché sugli aspetti legati alla qualità dei servizi e della fatturazione così come su altri temi sottolineati dall’associazione tra cui: gli affidamenti della gestione poco trasparenti da parte degli Aato, i piani d’ambito ed i contratti di servizio privi di riferimenti specifici alla qualità del servizio ed agli strumenti di verifica delle associazioni previsti dalla L.244/07 , carte dei servizi inesistenti o ” fai da te” da parte dei gestori senza alcuna effettiva concertazione con gli utenti, abusi sugli allacciamenti, nella lettura dei misuratori e nella fatturazione con l’addebito di oneri impropri.
L’MDC ha anche denunciato all’Autorità la violazione delle norme sulla depurazione (Legge 13/09 e D.M. 30.09.09) e la mancata restituzione degli importi indebitamente fatti pagare ai cittadini non serviti da impianti su cui la stragrande maggioranza degli Aato non ha ancora provveduto.
Quanto alla tariffa provvisoria che varerà l’Autorità entro l’anno, MDC chiede che venga inserita una quota da destinarsi alle fasce deboli e rispettata la volontà popolare che ha sancito l’inapplicabilità del balzello del 7% della “remunerazione del capitale” al cui reinserimento, anche in altra forma, è decisa ad opporsi, se necessario, anche in sede giudiziaria.