L’associazione Codici esprime forti perplessità in merito alla proposta di legge approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale della Basilicata con cui vengono modificate le norme in materia di contrasto al gioco d’azzardo patologico.
La decisione della Regione Basilicata
“Non condividiamo le ragioni che hanno portato a questa iniziativa – afferma l’avvocato Giuseppe Ambrosio, Commissario di Codici Basilicata – si parla di tutela da una parte dell’offerta pubblica per contrastare le attività irregolari in mano alle organizzazioni criminali e dall’altra dei posti di lavoro legati a questo settore. A nostro avviso il nodo è un altro ed è quello del contrasto del gioco d’azzardo”.
Il pericolo ludopatia
“Quello della ludopatia è uno dei settori che seguiamo e purtroppo la situazione che abbiamo di fronte è preoccupante. Abbiamo persone che diventano schiave delle slot machine e con il gioco bruciano i propri risparmi, magari passando poi a quelli dei genitori fino ad arrivare a mettere in ginocchio un’intera famiglia. E quando questo accade – sottolinea l’avvocato Ambrosio – si aprono scenari drammatici, perché chi ha debiti di gioco si rivolge agli usurai”.
Pensare alle vittime, non alle attività
“Alla luce di questo, considerando il quadro estremamente delicato per via della crisi economica, ci saremmo aspettati un’azione diversa. Non comprendiamo nemmeno la decisione di dimezzare la distanza minima tra sale da gioco e strutture sensibili come le scuole. Riteniamo che la direzione da seguire sia un’altra – conclude il Commissario di Codici Basilicata – e ci auguriamo che il Consiglio Regionale torni sui suoi passi, focalizzando l’attenzione non sulle attività, ma sulle vittime del gioco d’azzardo patologico, una minaccia concreta anche per i giovani”.