di Annamaria Villafrate – La sentenza della Cassazione n. 13556/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di un’imputata, condannata in primo e secondo grado per esercizio abusivo della professione di psicoterapeuta. La donna, senza aver conseguito il diploma di laurea, la specializzazione richiesta e l’iscrizione all’albo, ha sottoposto ad analisi freudiana una bambina. Chiamata poi a deporre di fronte al Tribunale dei Minori l’imputata ha formulato un’analisi negativa di sindrome di alienazione parentale, ritenendo che il rifiuto della bambina di vedere il padre fosse da ricondurre piuttosto a “particolari attenzioni” che lo stesso le rivolgeva. Fondato però il quarto motivo del ricorso sulla retroattività della legge penale. Le pene applicate all’imputata sono infatti quelle previste …
di Annamaria Villafrate – La sentenza della Cassazione n. 13556/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di un’imputata, condannata in primo e secondo grado per esercizio abusivo della professione di psicoterapeuta. La donna, senza aver conseguito il diploma di laurea, la specializzazione richiesta e l’iscrizione all’albo, ha sottoposto ad analisi freudiana una bambina. Chiamata poi a deporre di fronte al Tribunale dei Minori l’imputata ha formulato un’analisi negativa di sindrome di alienazione parentale, ritenendo che il rifiuto della bambina di vedere il padre fosse da ricondurre piuttosto a “particolari attenzioni” che lo stesso le rivolgeva. Fondato però il quarto motivo del ricorso sulla retroattività della legge penale. Le pene applicate all’imputata sono infatti quelle previste …