di Lucia Izzo – La legge di conversione del D.L. Cura Italia (D.L. 18/2020) ha dato il via libera al processo da “casa”, ovvero al pacchetto di misure che hanno potenziato il processo telematico, anche penale, e a consentire, nella fase di emergenza, lo svolgimento da remoto delle attività processuali (dalle indagini alle udienze di trattazione) (v. Decreto cura Italia: il processo ‘da casa’ è legge e Decreto Cura Italia: processo ‘da casa’ e rivolta degli avvocati). Un’approvazione che ha portato con sé una bufera di critiche, in particolare da parte degli avvocati, al punto che il Governo si è visto costretto a intervenire con un ulteriore decreto legge, il n. 28/2020 (ora all’esame del Senato) che ha corretto il tiro intervenendo proprio sulle misure previste per i processi da remoto. U…

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