di Annamaria Villafrate – La Cassazione con la sentenza n. 10905/2020 (sotto allegata) accoglie il ricorso del difensore dell’imputato precisando la differenza esistente tra il reato di diffamazione e la fattispecie depenalizzata dell’ingiuria. Nella diffamazione il soggetto offeso resta estraneo alla comunicazione offensiva e non è in grado di confrontarsi con il suo offensore, nell’ingiuria invece l’offesa, realizzata con qualsiasi mezzo, è indirizzata al suo destinatario, che è presente. Il reato di diffamazioneInsulti in video chat senza testimoniIngiuria se la persona offesa è presenteIl reato di diffamazione[Torna su]
La Corte d’Appello conferma la sentenza di primo grado, che ha condannato l’imputato alla pena di 600 euro di multa per il reato di diffamazione di cui all’art. 59…