Alla ricerca dell'acqua (buona) perduta

Oro blu. Basta questa definizione per capire l’importanza dell’acqua. Una risorsa fondamentale, di cui purtroppo sempre più spesso si parla in termini negativi.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra oggi, Legambiente ha presentato il nuovo rapporto sullo stato di salute dei corpi idrici italiani (leggi qui) e quello che emerge non è quadro confortante.

Il primo campanello d’allarme riguarda l’inquinamento, come sottolineato in un interessante e dettagliato articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano. In questi giorni si parla molto del pericolo che corrono gli abitanti delle aree di Verona, Vicenza e Padova a causa del Pfas, ma non bisogna dimenticare altre situazioni come quella della Valle del Sacco nel Lazio.

I cambiamenti climatici stanno poi causando situazioni di siccità che rischiano di avere gravi conseguenze. Emblematico il caso del Lago di Como: è pieno solo al 10%.

Dall’Unione Europea arriva l’invito a tutelare le acque interne. La situazione, infatti, è preoccupante: soltanto il 43% dei fiumi ed il 20% dei laghi sono in buono stato.

Il messaggio che parte dalla Giornata Mondiale dell’Acqua è quindi questo: c’è tanto da fare. Fortunatamente, però, arrivano anche segnali incoraggianti, da parte dei cittadini: progetti di riqualificazione ecologica, di monitoraggio e di pulizia. Piccoli, grandi passi verso un’acqua buona e per tutti.



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Alla ricerca dell’acqua (buona) perduta

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