Dietrofront Agcom sulle bollette in ritardo
Già non portano buone notizie, poi se arrivano tardi possono anche creare problemi. Parliamo delle bollette, quelle che arrivano in ritardo, magari dopo la data di scadenza per il pagamento facendo scattare gli interessi di mora.

Un grande classico, per sfortuna dei consumatori, verso i quali l’Agcom sembrava aver teso una mano. Il Garante aveva infatti ipotizzato di inserire la data di spedizione sulla bolletta o sulla busta che la contiene, così da evitare eventuali problemi di consegna.

Come non detto. L’Agcom ha cambiato idea, prevedendo un’altra soluzione: la data di spedizione sarà fornita dalla società postale e dalla società che ha emesso la bolletta solo nel caso in cui l’utente decidesse di fare reclamo. Un dietrofront legato all’aumento dei costi che produrrebbe la stampa della data sulle buste ed anche alla considerazione dei pochi ritardi nella ricezione da parte dei clienti. Stando allo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente, nel 2018 si sono registrati 310 reclami e solo il 5% di questi riguardava il ritardo nella consegna o la mancata consegna della bolletta.

Di sicuro, avere la data di spedizione sulla bolletta sarebbe stato un elemento utile per i consumatori, che, in caso di problemi, dovranno invece affrontare la non facile strada del reclamo.



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