“Dichiarazioni gravissime – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – organizzazioni che quotidianamente lavorano per difendere i cittadini non possono essere definite ‘fabbriche di polemiche inutili’, è inaccettabile. Fossimo in Calenda, invece di vantarci di questi tagli, spiegheremmo agli italiani come è stato possibile diventare ministro. Lo ricordiamo quando nel 2013 era coordinatore politico dell’associazione Italia Futura fondata da Luca Cordero di Montezemolo, quando si candidò alle elezioni politiche con Scelta Civica di Mario Monti nella circoscrizione Lazio 1 della Camera, senza poi essere eletto. Bocciato dalle urne, Calenda è stato premiato da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni con l’incarico di Ministro dello Sviluppo Economico. In questa veste ha mostrato tutto il suo disinteresse nei confronti dei consumatori, chissà se per disprezzo o se perché non sono nei suoi pensieri, preferendo tutelare gli interessi delle imprese. D’altro canto da un alto dirigente di Confindustria non ci si poteva aspettare altro. Ci permettiamo allora di dare un consiglio a Calenda – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – continui a pensare alle imprese e lasci in pace i consumatori e le associazioni che li difendono”.
Fonte: CODICI:
Powered by WPeMatico